Chi è Roberto Scarpinato, l’ex magistrato italiano che è stato candidato dal Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni politiche?
Roberto Scarpinato, chi è l’ex magistrato italiano?
Il nome dell’ex magistrato Roberto Scarpinato figura nella rosa di candidati scelti dal Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte per le elezioni del prossimo 25 settembre. Nato a Caltanissetta il 14 gennaio 1952, Scarpinato ha cominciato la sua carriera in magistratura nel 1980. Dopo aver lavorato presso la Procura della Repubblica di Palermo nel 1991, è diventato membro del pool antimafia, collaborando con personaggi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Si è occupato della requisitoria al processo sull’assassinio politico-mafioso del Presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella; del segretario provinciale della Democrazia Cristiana, Michele Reina; del segretario regionale del PCI, Pio La Torre; e del prefetto di Palermo, Carlo Alberto Dalla Chiesa.
In seguito alla strage di via D’Amelio, il 19 luglio 1992, l’ex magistrato è stato promotore della rivolta di otto sostituti procuratori contro il procuratore capo Pietro Giammanco, accusato di aver progressivamente isolato Falcone costringendolo a lasciare la Procura di Palermo. La presa di posizione ha spinto il Consiglio Superiore della Magistratura a intervenire costringendo Giammanco al trasferimento. In questo modo, è cominciata la svolta a Palermo cristallizzata nella figura del nuovo procuratore Giancarlo Caselli e nell’arresto di Salvatore Riina. È l’epoca dei grandi processi che hanno portato su banco degli accusati personaggi come il senatore Giulio Andreotti o uno dei capi dei servizi segreti civili Bruno Contrada.
Biografia, libri, moglie e figli del candidato del M5S
Il nome di Roberto Scarpinato è tornato in auge con l’indagine sui “Sistemi criminali”. Dopo essere diventato Procuratore aggiunto, ha condotto inchieste sui rapporti tra mafia e massoneria deviata, sulla Trattativa tra lo Stato e Cosa Nostra e, ancora, sui rapporti tra mafia ed economia.
Nel 2005, ha assunto la direzione del Dipartimento mafia-economia: tra il 2008 e il 2010, è riuscito a sequestrare patrimoni illegali all’estero e in Italia per un valore di circa 3 miliardi e 500 milioni di euro. Il 7 febbraio 2013, è entrato a far parte del Consiglio Superiore della Magistratura.
Scarpinato è anche autore di alcuni libri come Il ritorno del principe, un saggio pubblicato nel 2008 insieme al giornalista Saverio Lodato. Ha scritto, poi, anche altri testi tra i quali è possibile citare Caratteristiche e dinamiche degli omicidi ordinati ed eseguiti da Cosa Nostra, in Segno (1996); Oltre la Polis mafiosa, in La Polis mafiosa (2005); Don Rodrigo e la Costituzione, in MicroMega (2010).