La direzione nazionale del Pd ha approvato il programma all’unanimità. Il segretario Enrico Letta ha chiarito quali sono i temi al centro in vista delle elezioni del 25 settembre. Dall’altra parte, Matteo Salvini ha iniziato la campagna elettorale con un “credo laico”.
La direzione nazionale del Pd approva il programma
La direzione nazionale del Pd ha approvato all’unanimità il programma “Insieme per un’Italia democratica e progressista”. Il segretario dei Dem Enrico Letta segna gli obiettivi in vista del 25 settembre: “Se all’esterno dovessero vederci divisi o vedere che non crediamo nelle idee che portiamo avanti, sarebbe difficile… Adesso sta a noi, siamo stati bravi nel tenere insieme tutti, adesso abbiamo i 40 giorni che dobbiamo scandire con il nostro impegno collettivo”, dice il segretario del Pd.
Oltre agli obiettivi, Letta chiarisce i temi che più saranno al centro del programma. Sono “tre i grandi temi in cui crediamo profondamente. Vogliono far tornare indietro l’Italia e non lo permetteremo. C’è il grande tema dell’Ue, la democrazia e partecipazione che per noi è elemento chiave”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta alla direzione del partito. Inoltre, tra i punti toccati, c’è stato quello dello “sviluppo sostenibile, con l’idea che se l’Italia scommette su questo futuro può fare una scommessa anche sulla crescita e sui posti di lavoro. Siamo, gli unici tra i grandi partiti che parlano di questo, votando coerentemente sia a livello nazionale, sia a livello Ue”. Il segretario del Pd ha accennato anche alle “inondazioni che stanno mettendo inginocchio alcuni dei nostri comuni. C’è un ambiente che ha perso la bussola. La nostra campagna elettorale sarà scandita dalle tappe del nostro bus elettrico. Noi siamo impegnati in missioni impossibili e faremo anche questo. Emergerà che il nostro tema è profondamente diviso: bisogna “essere consapevoli dei ritardi Italiani” farne “un racconto”.
“Siamo l’unico Paese europeo in cui i salari sono scesi e non saliti” e in cui “oggi viviamo un’inflazione che non vedevamo da tempo. Abbiamo bisogno di fare un lavoro importante” ha aggiunto Letta. Il “tema del lavoro”, ha continuato, deve essere il centro “di tutte le nostre riflessioni. La nostra proposta è una mensilità in più alla fine dell’anno, grazie a una riduzione shock delle tasse sul lavoro. I miliardari come Berlusconi potranno avere solo vantaggi dalla flat tax, ma gli altri pagheranno per dare meno tasse ai più ricchi”.
Infine, ha concluso il segretario: “Approveremo subito il ddl Zan e introdurremo il matrimonio egualitario“. E’ quanto si legge nella bozza del programma del Partito democratico. “Un Paese civile – dice il documento – non esclude, non emargina, non ghettizza. Le battaglie della comunità LGBTQI+ sono semplicemente richieste di uguaglianza: sono la voce di milioni di italiane e italiani che rivendicano libertà e autodeterminazione, che vogliono pari dignità. Per la destra non è mai il momento, noi crediamo che l’Italia sia già in ritardo”.
La destra risponde con Salvini e il suo “credo”
La destra sui fa sentire con Matteo Salvini che ha iniziato la sua campagna elettorale. “Ho cominciato a fare politica da giovanissimo – ricorda il segretario della Lega – perché come tanti credevo, e ancor più oggi credo, in valori e ideali, nella lealtà e nell’onestà, in un futuro migliore, soprattutto per i nostri figli”. E sullo slogan scelto – proiettato ieri sera sulle facciate di alcuni edifici in Italia, tra cui la stazione centrale di Milano e il porto di Lampedusa – spiega: “‘Credo’ è un atto di fede laica nella bella politica e nel bello della democrazia. È un messaggio che appare rivoluzionario in un’epoca di sfiducia e di perdita di sicurezze. Credo che il nostro programma sia chiaro, concreto e di buonsenso, soprattutto perché riparte da promesse già mantenute, da riforme già fatte, da soluzioni già trovate e sperimentate”.
Il leader della Lega sottolinea come il suo partito e la coalizione della destra siano solide: “Credo che la Lega e il centrodestra abbiano le idee giuste per risollevare il nostro splendido Paese. Credo che la Lega abbia una solida ed efficace capacità di governo”. Infine, conclude la lettera con i toni di una preghiera laica: “Credo nell’Italia e negli italiani. Il 25 settembre sarà un bellissimo giorno di libertà e di partecipazione. Sarà un’occasione storica per il nostro grande e straordinario Paese. Io ci credo”.
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