“Il presidenzialismo esalta la democrazia, in Francia e Stati Uniti non è possibile quello che è successo in Italia, che dopo il mio Governo non c’è stato alcun Governo eletto dal popolo”. Lo dice Silvio Berlusconi riferendosi alla proposta di riforma costituzionale che sta nel programma del centrodestra.
Il Presidenzialismo è un sogno che Berlusconi coltiva da sempre e che Salvini e Meloni assecondano molto volentieri
L’elezione diretta del Presidente della Repubblica è un sogno che Berlusconi coltiva da sempre – ovviamente vedendosi al Quirinale – e che Matteo Salvini e Giorgia Meloni, amanti per natura dell’uomo forte al comando, assecondano molto volentieri. Ma Berlusconi aggiunge: “Se entrasse in vigore il presidenzialismo Mattarella dovrebbe dimettersi, poi magari potrebbe essere eletto di nuovo”. A questo punto scoppia la polemica.
“Questa dichiarazione è la dimostrazione di quello che noi diciamo: per battere la destra l’unica alternativa è votare la coalizione che è nata attorno al Pd. Lui dice che se vince vuole cambiare la Costituzione in senso peggiorativo” e “attacca Mattarella mentre noi lo difendiamo. Il fatto che il centrodestra inizi la sua campagna con un attacco a Mattarella e la richiesta di dimissioni dimostra che la destra è pericolosa per il paese”, ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, aggiungendo: “Se oggi c’è un punto di unità nel paese è Mattarella e ora dopo aver fatto cadere Draghi vogliono fare cadere Mattarella”.
A stretto giro di posta sul tema interviene anche Luigi Di Maio: “Berlusconi ha dichiarato una cosa inquietante sul presidenzialismo, ha detto ‘Mattarella si deve dimettere’. Che il presidenzialismo fosse nel programma del centrodestra lo sapevamo da tempo: Berlusconi voleva fare il Presidente della Repubblica non c’è riuscito. Adesso capiamo che vuole fare il presidenzialismo per buttare giù Mattarella. Non c’è niente di moderato in questo. Sta venendo fuori la maschera del centrodestra, a loro non sta bene nemmeno avere il garante della Costituzione”.
Su Facebook il capo politico del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte scrive: “Con le parole di Silvio Berlusconi il centrodestra ha calato la maschera, ammettendo che la riforma costituzionale in senso presidenzialistico di cui parla prefigura un semplice un accordo spartitorio: Giorgia Meloni premier, Matteo Salvini vicepremier e Ministro dell’interno, Silvio Berlusconi primo Presidente della nuova Repubblica presidenziale, dopo avere ottenuto le dimissioni di Sergio Mattarella“.
E poi aggiunge: “Non permetteremo che le Istituzioni siano piegate alle fameliche logiche spartitorie delle forze di destra”. Prova a mettere un po’ d’ordine anche il presidente della Camera Roberto Fico ricordando che “la nostra è una Repubblica parlamentare. Il nostro Presidente della Repubblica ha un mandato della durata di sette anni. Qualcuno se ne dovrebbe fare una ragione e non trascinare le istituzioni nella campagna elettorale”.
Prova a smorzare la polemica Meloni che in un’intervista spiega che “il presidenzialismo è una riforma seria che è anche economica, grazie alla stabilità si riesce a dare fiducia agli investitori” ma ormai il messaggio è chiaro: questa destra non vede l’ora di mettere le mani sulla Costituzione. Berlusconi ovviamente dice di essere stato frainteso (“Non ho mai attaccato il Presidente Mattarella, né mai ne ho chiesto le dimissioni. Ho solo detto una cosa ovvia e scontata”) e parla di “malafede di chi mi attribuisce un’intenzione che non è mai stata la mia”.
In fondo siamo all’ennesima autocandidatura di questa campagna elettorale, dopo Carlo Calenda a Palazzo Chigi e il virologo Matteo Bassetti al ministero della Sanità. Solo che in questo caso abbiamo un uomo amico di amici di Cosa Nostra che vuole il Quirinale, E che, nella peggiore delle ipotesi, è seriamente lanciato verso la presidenza del Senato, seconda carica della nostra Repubblica.