Nuovo attacco, la scorsa notte, alla periferia di Zaporizhzhia, nel territorio dove si trova la centrale nucleare più grande dell’Ucraina e d’Europa. “Si sa di un attacco all’insediamento di Kushuhum. Tre case sono state distrutte, altre 30 sono state danneggiate”, ha scritto su Telegram il sindaco Anatoliy Kurtiev. Le unità di difesa aerea ucraine avrebbero abbattuto due missili russi. Ma Mosca nega e chiede una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Nella notte nuovo attacco nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Il bilancio dei bombardamenti russi denunciati dagli ucraini nel distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, non lontano da Zaporizhzhia, al momento è di 13 morti. Secondo quanto riporta Ukrinform, citando il governatore Valentyn Reznichenko, “sono morte nell’ospedale di Marhanets” altre due persone rimaste ferite nel bombardamento effettuato nella notte. I feriti sono 11 e cinque, ha precisato, versano in gravi condizioni.
Secondo Kiev le forze russe si stanno preparando a collegare la centrale alla Crimea
Secondo Kiev le forze russe che occupano la centrale nucleare di Zaporizhzhia si stanno preparando a collegare la centrale alla Crimea, annessa da Mosca nel 2014, e la stanno danneggiando riorientando la sua produzione di elettricità: “Il loro piano – ha affermato l’operatore ucraino Energoatom, citato dal Guardian – è di danneggiare tutte le linee della centrale nucleare e di togliere il collegamento al sistema elettrico ucraino”.
La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
“La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per il pomeriggio dell’11 agosto in relazione agli attacchi ucraini alla centrale nucleare di Zaporizhzhia degli ultimi giorni e alle loro possibili conseguenze catastrofiche” ha detto una fonte della missione permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite.all’agenzia Ria Novosti.
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