Ucraina, Ankara ha confermato la partenza di altre tre navi cariche di grano. A Sochi, intanto, è stato organizzato il secondo incontro tra Erdogan e Putin.
Ucraina, Ankara conferma la partenza di tre navi cariche di grano: in viaggio 58 mila tonnellate di cereale
Nella mattinata di venerdì 5 agosto, il Ministero della Difesa della Turchia ha confermato la partenza di tre navi cariche di grano dai porti ucraini. Si tratta, nello specifico, delle navi Polarnet, Navistar e Rojen. Dal porto di Odessa, è salpata la nave Navistar, battente bandiera panamense, mentre la Rojen, con bandiera maltese, e la Polarnet, con bandiera turca, hanno preso il largo dal vicino porto di Chornomorsk. Il ministro della Difesa di Ankara, Hulusi Akar, ha postato diversi messaggi sui social media per annunciare l’evento.
In particolare, è stato specificato che la Navistar, carica con 33 mila tonnellate di mais, è diretta verso l’Irlanda. La Rojen, che trasporta 13 mila tonnellate di mais, e la Polarnet, che con le sue 12 mila tonnellate di granturco, stanno navigando, rispettivamente, verso il Regno Unito e la Turchia.
Ancora regge, quindi, l’accordo tra Russia e Ucraina firmato a Istanbul con la mediazione della Turchia e dell’Onu per procedere allo sblocco dell’export del grano e scongiurare la crisi alimentare.
Erdogan-Putin, secondo incontro a Sochi dall’inizio della guerra
Per quanto riguarda la Turchia, nella giornata del 5 agosto, il presidente Recep Tayyip Erdogan è partito per Sochi, in Russia, dopo aver accettato l’invito del suo omologo russo Vladimir Putin. La notizia è stata ratificata dalla direzione delle comunicazioni presidenziali di Ankara.
A Sochi, si terrà il secondo incontro tra i due leader dall’inizio della guerra in Ucraina. A luglio, c’è stato il meeting a Teheran durante il quale, insieme all’Iran, Putin ha promosso il “fronte anti-Nato”.
Intanto, in Ucraina, sono state denunciate nuove esplosioni causate dai bombardamenti che si sono abbattuti sulla città di Mykolaiv, nella parte meridionale del Paese. I missili sono stati lanciati alle 06:58 di venerdì 5 luglio, corrispondenti alle 05:58 italiane. L’attacco dei russi a Mykolaiv è stato confermato dal sindaco Oleksandr Sienkevych, secondo quanto riferito dal Kyiv Independent.