C’è movimento in Articolo Uno, il partito di Pierluigi Bersani e Roberto Speranza che qualche giorno fa ha deciso di entrare nel campo largo voluto dal Pd di Enrico Letta. Ben 261 membri del partito (dirigenti locali e nazionali) hanno scritto un documento in cui comunicano di non seguire il gruppo dirigente nazionale di Articolo Uno nelle liste del Pd.
Secondo molti dirigenti di Articolo Uno, la posizione del Pd è “profondamente sbagliata e politicamente incomprensibile”
“Crediamo – scrivono – che il modo migliore per sconfiggere la Destra sia costruire una Alleanza di Progresso con Pd, M5S e SI/EV e lavoriamo per la costituzione di un “Partito del Lavoro”, socialista, ecologista e femminista. Riteniamo profondamente sbagliata e politicamente incomprensibile, la posizione del Pd di escludere dall’alleanza politico-elettorale e dal fronte progressista il Movimento 5 Stelle”.
“Riteniamo altresì sbagliata – aggiungono i dirigenti dissidenti – la scelta della Direzione Nazionale di Articolo Uno di partecipare alla lista elettorale del Pd, che muove nella direzione opposta alla missione stessa di Articolo Uno con il rischio di una omologazione culturale e politica che cancella e mortifica un’esperienza e un patrimonio importante di idee e di valori, di impegno e di generosa militanza”.
Secondo i sottoscrittori la “scelta di partecipare alla lista del Pd rappresenta infatti il prodromo di una confluenza dentro quella organizzazione, ingresso più volte auspicato dal gruppo dirigente nazionale, anche nella recente fase congressuale”.
Per questo annunciano di lavorare “da subito e in prospettiva, così come ha detto da sempre di volere fare Articolo Uno, per la Costituente di un nuovo unitario Partito della Sinistra e del Lavoro. Consapevoli dell’importanza e dei pericoli dell’esito delle prossime elezioni politiche proveremo, con le nostre idee, con l’impegno di tante donne e di tanti uomini, a contribuire il 25 settembre, nei modi che la legge elettorale consente, a sconfiggere la Destra”.
Secondo i dissidenti è “profondamente sbagliata e politicamente incomprensibile, la posizione del PD di escludere dall’alleanza politico-elettorale e dal fronte progressista il Movimento 5 Stelle”.
Dalle parti del quartier generale del partito assicurano che si tratta solo di una prevedibile frizione interna ma ora per il segretario del partito Speranza c’è una grana in più. Intanto è di ieri la candidatura nelle liste del partito dell’epidemiologo Lo Palco in Puglia. I militanti intanto aspettano un risposta che probabilmente non arriverà.