Luigi Di Maio attacca i 5S, Giuseppe Conte e Beppe Grillo in testa, sposa l’Agenda di Mario Draghi, lasciando addirittura aperta la porta all’ipotesi di un ritorno del premier dimissionario a Palazzo Chigi, prepara il lancio del simbolo di Insieme per il Futuro e spinge alla nascita di una coalizione che tenga insieme tutti coloro che hanno provato a salvare il governo di unità nazionale.
Quindi anche Matteo Renzi e Carlo Calenda, due dei principali sponsor e strenui difensori fino alla fine dell’esecutivo guidato da Mr. Bce.
Mario premier forever
“Ci sono una serie di cose da fare dell’agenda Draghi, come il cuneo fiscale e il salario minimo”, ricorda Di Maio. Per questo occorre “costruire un consenso sul solco dell’agenda Draghi. Se poi Draghi vorrà essere ancora presidente del Consiglio…”, dice il ministro degli Esteri ospite su La7 de L’Aria che tira.
Coalizione con Renzi e Calenda
C’è tempo fino al 14 agosto per presentare le liste elettorali. “Le coalizioni sono fondamentali per andare uniti contro gli estremismi”. L’unità di “chi ha provato a salvare il governo di unità nazionale, credo che sia un valore”, “ci lavoreremo e poi gli italiani decideranno”.
Quindi un raggruppamento che includerebbe, stando al ragionamento del titolare della Farnesina, anche Renzi e Calenda?
Solo pochi minuti prima, il leader di Azione, rispondendo ai cronisti ad una domanda sullo stesso Di Maio, ha detto: “Non so chi sia”.
Grillo peggio di Conte
Poi l’ex leader M5S torna ad attaccare il suo ex Movimento. “Grillo e Di Battista li ho visti molto nervosi, forse hanno capito di aver sfasciato tutto. E ora scaricano la responsabilità su di me. Io a Grillo vorrò sempre bene, ma sta riuscendo a dire cose peggiori di Conte”.
E annuncia i prossimi passi, a partire dal simbolo di Insieme per il Futuro. “Nei prossimi giorni avrete tutti i dettagli”.
Confermando che alle Politiche del 25 settembre “sarò candidato per rappresentare un progetto che riguarda il territorio, i giovani e le imprese.