Il centrodestra mostra le sue crepe non solo sul proscenio della politica nazionale ma anche a livello locale. Continuano infatti a darsele di santa ragione il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci (uomo di Giorgia Meloni, nella foto) e il presidente dell’Assemblea siciliana (nonché coordinatore di Forza Italia nell’isola), Gianfranco Miccichè.
In Sicilia continuano a darsele di santa ragione il governatore Musumeci e il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Miccichè
Uno scontro che va in scena da mesi in vista delle Regionali previste in autunno. A scatenare la nuova rissa tra i due è stato il sondaggio di Euromedia Research. Secondo la società di Alessandra Ghisleri, sondaggista di riferimento del centrodestra, è Musumeci a vincere la sfida con Caterina Chinnici per la presidenza della Regione siciliana. Tutti gli eventuali altri candidati del centrodestra, invece, perderebbero contro la candidata del centrosinistra.
Il sondaggio è stato commissionato all’istituto demoscopico dal movimento “Diventerà Bellissima” fondato proprio da Musumeci. E rileva quattro scenari differenti, ipotizzando la sfida tra quattro candidati differenti del centrodestra e la Chinnici, che è in corsa alle primarie del campo progressista assieme a Claudio Fava (Cento passi) e Barbara Floridia (M5S).
Ebbene solo nello scenario in cui il candidato fosse Musumeci la coalizione di centrodestra vincerebbe la sfida elettorale: il governatore sarebbe riconfermato col il 46,8% contro il 37,6% della Chinnici. Chinnici vincerebbe invece contro Miccichè (40% a 38,8%), Stefania Prestigiacomo (41,1% a 38,8%) e Raffaele Stancanelli (41,4% a 32%).
Un sondaggio che ha ringalluzzito Musumeci. “Credo di essere il naturale candidato per la coalizione, essendo il presidente uscente. Ho sempre guardato ai sondaggi con distacco – ha spiegato il governatore – ma in questi sei mesi su 4 tutti mi danno in vantaggio. Mi chiedo se qualcuno all’interno del centrodestra stia lavorando per regalare la Regione agli avversari o piuttosto per tornare a vincere”.
Ma ciò che fa gonfiare il petto a Musumeci scatena l’ira di Miccichè. “Se ne faccia una ragione, noi non lo vogliamo. Punto. Perché è una persona sleale e arrogante e lo ha dimostrato in diverse occasioni”, dice all’Adnkronos l’esponente azzurro. Secondo cui nell’isola “il centrodestra vince con qualsiasi candidato, anche con un gatto”. E Miccichè chiede a Musumeci di farsi da parte: “Ma poi non aveva detto che se fosse risultato ‘divisivo’ avrebbe fatto un passo di lato? Ecco, le mie dichiarazioni come sono? Inclusive, per caso? Il fatto che Salvini ha detto che non lo vuole e che anche Tajani lo abbia ribadito, non gli fa capire che è più che divisivo?”, conclude.
Ma il nome di Musumeci non è affatto divisivo per la Meloni. E ieri a rispondere per le rime all’uomo di Forza Italia in Sicilia è stato Ignazio La Russa. “Dopo che il sondaggio della Ghisleri (la più vicina a Silvio Berlusconi e quindi al di sopra di ogni sospetto) dà a Musumeci dieci punti di vantaggio sulla Chinnici, candidata di centrosinistra (mentre dà perdenti Miccichè e altri), lo stesso Miccichè commenta il sondaggio ribadendo, con insulti vari e irripetibili, ‘Nello non lo vogliamo’. Non stupisce la sua irritata (o disperata?) reazione, semmai di nuovo c’è che Gianfranco usi il plurale maiestatis per esprimere una opinione tutta e solo sua”, commenta il senatore di Fratelli d’Italia. E la telenovela continua, in attesa di nuove puntate.