Tutti a sparare contro il Movimento Cinque Stelle, a dargli addosso per la sua presunta mancanza di responsabilità nei confronti del Governo, per la sua scelta di non votare un provvedimento che contiene misure che sembrano scritte ad arte per mortificare le sue battaglie quotidiane, dal Reddito di cittadinanza al Superbonus. Eppure nessuno sembra scomporsi dinnanzi ai continui avvertimenti e alle ripetute minacce che arrivano dalla Lega.
Non passa giorno che dalla Lega non infierisca sui partiti di maggioranza e sul Governo
Non passa giorno che dal partito di via Bellerio non infierisca sui partiti di maggioranza e sul Governo. La verità è che la Lega è divisa tra i governisti, come il ministro Giancarlo Giorgetti e i governatori Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, convinti che in questo momento il modo migliore per riguadagnare consensi sia sostenere l’esecutivo nel perseguimento dei suoi obiettivi e chi ritiene sia percorribile la strada della guerriglia quotidiana nell’attesa che si presenti l’occasione propizia per andarsene all’opposizione.
Nella convinzione che non si può arrivare alle politiche stando al Governo perché così si darebbe a Giorgia Meloni un vantaggio enorme. Il leader della Lega, Matteo Salvini, è sentimentalmente più vicino a chi tifa per la guerriglia quotidiana che non ai governisti e così ha deciso di tenere alta l’asticella e di sparare a zero contro le altre forze politiche di maggioranza e il Governo. A partire dai provvedimenti dello Ius scholae e della Cannabis che potrebbero costituire quell’inciampo che li farebbe passare dall’altra parte del fiume.
La dichiarazione di voto in Aula alla Camera sul decreto Aiuti del leghista Massimo Bitonci è una perfetta sintesi di questo stato d’animo. Da una parte Bitonci assicura il sì della Lega al testo dall’altra sciorina minacce e avvisi al Governo. “Abbiamo votato la fiducia e voteremo il dl aiuti per un patto di Governo di assoluta emergenza e per le sue misure. Ma dico anche quello che non vi voteremo. Non vi voteremo la droga facile, la cittadinanza facile, l’immigrazione e gli sbarchi facili, il ritorno alla Fornero o la riforma del catasto ai valori di mercato. Saremo responsabili sui temi economici e gli aiuti, ma basta demagogia, non faremo sconti”.
Allo stesso modo fonti della Lega benedicono la richiesta di una verifica di maggioranza avanzata da Silvio Berlusconi e contemporaneamente dicono no ai provvedimenti cari all’ex fronte giallorosso: “Bene la richiesta di chiarimento sull’attività del Governo, a cui aggiungiamo la necessità di stoppare le leggi su droga libera e cittadinanza facile”. E alla Camera pensano bene di far ostruzionismo. Tutti i deputati della Lega si sono ieri iscritti a parlare sugli articoli del provvedimento sull’Istituzione del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore.
L’intento del Carroccio è far slittare il più possibile l’esame del ddl su Cannabis e Ius scholae
L’intento è far slittare il più possibile l’esame sul ddl sulla Cannabis e sullo Ius scholae. Salvini in mattinata aveva pure diffuso un documento a cura del Dipartimento per le politiche antidroga ospitato sul sito del Governo che dimostrerebbe i danni che provoca la cannabis. Per non parlare delle cannonate che la Lega sgancia all’indirizzo del Governo sulle norme che riguardano i taxi contenute nel ddl concorrenza. Insomma la guerriglia quotidiana della Lega continua, ma per tutti chissà perché sembra che contino solo le recriminazioni del M5S.