Autodemolitori da delocalizzare? Quella sulla delocalizzazione degli autodemolitori – spesso abusivi e ricettacolo di rifiuti inquinanti- è una battaglia che Virginia Raggi aveva iniziato quando era sindaca di Roma.
Ostacolata in primis dai gestori degli impianti e poi, come aveva denunciato lei stessa ex prima cittadina della Capitale, dalla Regione Lazio che nel tempo è rimasta ferma a guardare. Un tema che è tornato in auge dopo l’incendio divampato lo scorso 9 luglio nel quartiere Centocelle, che ha colpito anche alcuni sfasciacarrozze della zona.
L’ex sindaca, con un post sulla sua pagina Facebook, ha richiamato immediatamente l’attenzione sulla questione: “Ora questi “sfasciacarrozze”, come io chiedo da anni, vanno finalmente delocalizzati da Roma. Avevo avviato l’iter e hanno provato a fermarmi. Ormai non ci sono più scuse che possano reggere”.
Altro copia e incolla di Gualtieri?
Proprio contro l’ipotesi di trasferimento, ieri mattina sono scesi in strada una trentina di titolari dei centri di demolizione, bloccando il traffico in segno di protesta. Intanto dal Campidoglio l’intenzione sembra essere proprio questa: delocalizzare. Tant’è che, come ha comunicato l’assessora capitolina Alfonsi, si sta lavorando a un tavolo istituzionale con la Regione.
Si vedrà ora cosa succederà. Quello che è certo è che l’attuale sindaco di Roma Roberto Gualtieri non verrà ostacolato dal suo amico di partito Nicola Zingaretti. E i giochi saranno più semplici.