Bonus 500 euro: in cosa consiste, quali sono i requisiti e qual è la scadenza entro la quale è possibile fare domanda? Tutti i dettagli sui beneficiari a cui è rivolta l’iniziativa e sui prodotti che è possibile acquistare mediante l’agevolazione.
Bonus 500 euro: cos’è, a chi spetta e come fare domanda
Il costo della vita in Italia sta aumentando in modo spropositato e il Governo non ha ancora stanziato aiuti sociali significativi o lavorato a misure sostanziali come il salario minimo. Le famiglie con figli, tuttavia, potranno beneficiare del cosiddetto bonus da 500 euro che potrà dare un aiuto concreto (seppur momentaneo) per fronteggiare la crisi. A essere maggiormente gravate dall’inflazione, infatti, sono appunto i nuclei familiari con figli.
Il bonus da 500 euro, quindi, è stato concepito per i ragazzi nati nell’anno 2003. La misura può essere richiesta online ed è rivolta ai giovani che potranno beneficiarne esclusivamente per acquistare attività culturale. Con l’indennizzo, i ragazzi possono acquistare libri, e-book, biglietti per concerti, musica, biglietti teatrali o per il cinema e abbonamenti a riviste anche digitali, ecc.
Requisiti, scadenza e il pericolo truffe
Il bonus da 500 euro per i 18enni risulta essere cumulabile con l’assegno unico e con altre misure sociali erogato alla famiglia o al ragazzo in prima persona.
L’agevolazione ha una scadenza: la misura può essere richiesta dai giovani che hanno compiuto la maggiore età entro e non oltre il 31 agosto 2022.
A proposito del bonus, è necessario sottolineare che il denaro può essere utilizzato esclusivamente per le attività culturalipreviste dal governo. Chiunque decida di convertire i 500 euro del bonus cultura in denaro liquido al fine di effettuare acquisti differenti rispetto a quelli previsti in contesto governativo commetterà una frode perseguibile per legge. Nel corso degli ultimi anni, a partire dalla prima introduzione dell’indennizzo, sono stati molteplici i casi in cui alcuni esercizi commerciali hanno compiuto imbrogli volti a consentire l’uso del bonus cultura per l’acquisto i beni materiali che differivano considerevolmente