Il Governo di Boris Johnson è a rischio: il premier britannico è stato travolto dallo scandalo Pincher in seguito al quale due ministri dell’esecutivo hanno deciso di rassegnare le dimissioni.
Il Governo di Boris Johnson è a rischio, l’esecutivo perde pezzi
Aria di crisi negli ambienti di Governo del Regno Unito. Dopo il fallimento del voto di fiducia chiesto dai Tory per estromettere il primo ministro BoJo dal suo incarico, l’esecutivo sta affrontando una nuova crisi scaturita dallo scandalo Pincher, ultimo di una serie di circostanze contestate al premier britannico.
Lo scandalo Pincher, infatti, ha spinto due ministri a decidere di dimettersi: pertanto, il Governo di Boris Johnson è a rischio e si prepara ad affrontare una delle fasi più delicate dalla sua storia politica.
Nello specifico, i ministri che hanno rassegnato le dimessioni sono il titolare della Sanità, Sajid Javid, e il cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak. Quest’ultimo ricopre un riolo fondamentale all’interno della compagine Tory ed è noto come il numero due del partito. Inoltre, è anche il responsabile della politica economica.
Due ministri si sono dimessi dopo lo scandalo Pincher
Ad animare dissensi e malumori tra i Tory dopo lo scandalo del Party Gate, dunque, è stavolta lo scandalo Pincher. La bufera che minaccia di spazzare via l’esecutivo britannico e destituire Johnson si è originata a seguito di episodi di molestia sessuale che hanno coinvolto uno dei più fedeli collaboratori del premier, Chris Pincher. Il fedelissimo del primo ministro, dopo aver ricevuto una recente promozione, è stato costretto a dimettersi dalla carica di deputy chief whip dopo essere stato accusato di aver palpeggiato due uomini in un gentlemen club abitualmente frequentato da esponenti dei Tory. Una delle vittime era un collega deputato.
Denunciato l’accaduto, Johnson ha affermato di essere stato messo al corrente dei presunti precedenti di Pincher circa due anni prima delle recenti molestie ma ha tentato di giustificarsi asserendo che gli episodi non erano stati accertati e aggiungendo di aver dimenticato le segnalazioni ricevute quando ha scelto di promuovere il collaboratore.
Le parole del premier britannico non hanno convinto il ministro della Sanità, Sajid Javid, che ha rassegnato le dimissioni dichiarando di non poter “più servire in buona coscienza in questo governo”. Poco dopo, la stessa decisione è stata annunciata anche dal ministro delle Finanze Rishi Sunak.
Il premier britannico, tuttavia, ha prontamente sostituito i due ministri uscenti nominando il capo di gabinetto di Downing Street, Steve Barclay, come nuovo ministro della Sanità e Nadhim Zahawi come nuovo cancelliere dello Scacchiere.
Inoltre, Johnson ha inviato una lettera a entrambi gli ex ministri, scrivendo di essere dispiaciuto per la loro decisione di lasciare l’esecutivo.