L’area del crollo del seracco di ghiaccio sulla Marmolada continua a essere interdetta per il rischio di altre frane, ma le ricerche dei 13 dispersi proseguono anche oggi attraverso il monitoraggio dall’alto con droni ed elicotteri. Le vittime per il crollo di domenica 3 luglio accertate al momento sono 7, i feriti 8, di cui 2 in gravissime condizioni.
La Marmolada continua a essere interdetta per il rischio di altre frane
Verranno utilizzati in particolare quattro droni, due nella parte alta e due nella parte medio-bassa del seracco precipitato. La base delle squadre e dei comandi dei droni sono al Rifugio Capanna Ghiacciaio, la struttura sfiorata dalla valanga. Oltre al Soccorso alpino opera una squadra del Soccorso alpino della Guardia di Finanza (Sagf), anche con l’impiego di un elicottero dotato di “Imsi Catcher” per la ricerca dei cellulari.
Le ricerche dei dispersi proseguono negli stessi punti esaminati ieri dal volo dei droni in superficie
Secondo quanto è stato riferito dai soccorritori, il monitoraggio prosegue negli stessi punti esaminati ieri dal volo dei droni in superficie; in caso di reperti si interverrà per i rilievi fotografici ed eventualmente poi per un veloce prelievo.
Da domani o al massimo dopodomani, ha riferito all’Ansa il presidente del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, Maurizio Dell’Antonio, si tenterà l’ispezione del ghiacciaio della Marmolada “vista-udito” con specialisti delle ricerche e con unità cinofile. “La cosa che vorrei fare – ha precisato Dell’Antonio – guardando bene il tempo ma anche le temperature dei prossimi giorni, è un intervento congiunto con tutte le forze che abbiamo in campo: fare dal limite del ghiacciaio in giù un intervento anche con con l’utilizzo dei cani, per vedere se se riusciamo a trovare qualcosa che con i droni e’ impossibile scovare”.
Secondo Dell’Antonio in zona dovranno agire “al massimo quindici persone, divise in due; una farà un ramo della valanga e una farà l’altro, con il Col del Bois in mezzo, e metteremo una serie di vedette. Ci saranno tutte le vie di fuga se ci fosse necessario per qualche piccolo crollo, con il massimo attenzionamento”.
“Insomma – ha aggiunto il presidente del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico – tutti saranno ben informati di quello che devono fare e prendiamo le persone migliori. Ovviamente dovrò confrontarmi anche con il Capo della Protezione civile e con gli altri a capo delle Forze Armate forze di polizia presenti”.
Zaia: “I soccorritori sono eccezionali. Stanno utilizzando droni e elicotteri. Non possiamo rischiare altre vite umane”
“I soccorritori sono eccezionali, tutti, tutti: il Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco, la Protezione civile, altri volontari. Stanno operando in maniera puntuale, anche questa mattina. Stanno utilizzando i droni, gli elicotteri” ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Ci si cala in sicurezza – ha aggiunto -, per recuperare eventualmente il reperto e si torna su, perché muoversi sopra questa massa di ghiaccio e rocce che potrebbe muoversi ancora non è assolutamente sicuro. Non possiamo rischiare altre vite umane”.