Attacco terroristico al Bataclan, Salah Abdeslam è stato condannato all’ergastolo senza sconti di pena. Inoltre, 19 dei 20 imputati giudicati sono stati ritenuti colpevoli di tutti i capi d’accusa, incluso quello di omicidio volontario.
Attacco terroristico al Bataclan, Salah Abdeslam condannato all’ergastolo senza sconti di pena
L’attacco terroristico che ha colpito al cuore Parigi il 13 novembre 2015 ha causato la morte di 130 persone mentre altre 350 rimasero gravemente ferite. La fase più sanguinosa e brutale dell’attentato perpetrato dai jihadisti si consumò presso il teatro Bataclan mentre era in corso il concerto rock dei Eagles of Death Metal, mietendo 90 vittime, inclusa la giovane ricercatrice universitaria italiana Valeria Solesin.
Nella giornata di mercoledì 29 giugno 2022, si è concluso il maxi processo sull’attacco terroristico al Bataclan. Con la sentenza pronunciata, i giudici hanno condannato Salah Abdeslam, unico superstite franco-marocchino dei commando jihadisti, all’ergastolo senza possibilità di riduzioni o sconti di pena.
In Francia, la condanna rappresenta la più grave prevista dal sistema penale e, negli anni, è stata destinata solo a quattro imputati. Nel Paese, inoltre, l’ergastolo senza sconti di pena viene considerato come una “pena di morte sociale”. Intanto, per l’intera durata del processo, Abdeslam ha ribadito costantemente di “aver commesso errori” ma di non aver mai “ucciso nessuno”.
Giudicati colpevoli 19 su 20 imputati: il processo nell’aula bunker
Gli attentati del 2015 colpirono Parigi in svariati punti. Numerose esplosioni provocate da kamikaze vennero segnalata in molti luoghi della capitale francese, incluso lo stade de France dove era in programma una partita di calcio tra le nazionali di Francia e Germania. Oltre alle esplosioni, si verificarono anche sparatorie.
Il processo ha avuto inizio il 6 settembre 2021 nell’aula bunker costruita per ospitare un massimo di 3.000 persone. Nel corso di oltre 140 giornate di udienza, in aula si sono presentati 14 imputati sui 20 da giudicare. I restanti sei imputati, infatti, sono stati giudicati in contumacia: 5 di loro erano dirigenti dell’ISIS e sono probabilmente morti in Iraq o in Siria. Il presidente del tribunale, inoltre, ha specificato che 19 dei 20 imputati sono stati riconosciuti colpevoli di tutti i capi d’accusa, compreso il reato di omicidio volontario.
La sentenza è stata diffusa dopo dieci mesi di dibattimenti mentre il processo è stato filmato in modo integrale. Il dossier relativo al procedimento, inoltre, vanta una mole considerevole con 542 tomi e 47.000 verbali e una colonna di pratiche cartacee alta 53 metri. I documenti sono stati raccolti durante un periodo di istruttoria durato 4 anni e mezzo.