Un caos totale. Con la partita sul doppio mandato in fase di stallo. E Giancarlo Cancelleri che intanto si è ritirato dalla corsa alla presidenza della Regione Sicilia. Un passo indietro che arriva pochi minuti dopo la diffusione di una notizia filtrata da fonti di Skyvote, la piattaforma utilizzata dal M5S per le consultazioni online.
Nel M5S è caos totale. Con la partita sul doppio mandato in fase di stallo
“Non ci sono più i tempi tecnici e non abbiamo avuto indicazioni, quindi il voto non si può più fare”, facevano sapere i pentastellati. Per correre dunque a Cancelleri sarebbe dovuta arrivare una deroga da parte di Giuseppe Conte in persona, senza passare dalla base. Una scelta delicata: alla fine il sottosegretario ha preferito ritirarsi.
A questo punto bisognerà capire chi sarà il candidato dei 5 stelle alle primarie convocate in previsione delle regionali del prossimo autunno. Per scegliere il candidato del centrosinistra alla carica di governatore si voterà il prossimo 23 luglio. I candidati in campo della Sinistra e del Pd già ci sono (Claudio Fava e Caterina Chinnici), manca solo quello del M5S: per presentare le candidature c’è tempo solo fino alla mezzanotte del 30 giugno.
Rimangono quindi poche ore ai Cinquestelle per prendere una decisione. Anche a causa del vincolo sul secondo mandato. Da giorni si attende una decisione di Giuseppe Conte che tarda ad arrivare, in attesa anche delle consultazioni di Beppe Grillo a Roma iniziate lunedì, che non hanno finora schiarito in nessun modo l’orizzonte. Il fondatore è fermamente contrario a rimuovere il divieto per un terzo mandato.
Ma a domanda diretta su una possibile votazione ha risposto: “Non lo so“. Sulla deroga al secondo mandato si giocava, infatti, tutta la partita siciliana, dal momento che il candidato in pole era Giancarlo Cancelleri, il grillino di Caltanissetta eletto due volte consigliere regionale: la seconda volta però, si è dimesso in anticipo per entrare nel governo Conte 2.
Secondo le regole del Movimento, però, a Cancelleri sarebbe comunque vietato ricandidarsi. E’ per questo motivo se nelle ultime ore si era parlato insistentemente di una deroga che sciogliesse il nodo. Il passo indietro del sottosegretario ai Trasporti dovrebbe sbloccare l’impasse.
Il nome forte rimasto in Sicilia è quello di Luigi Sunseri
Ma chi sono allora i 5 stelle che potrebbero candidarsi? Il nome forte rimasto è quello di Luigi Sunseri. Militante di vecchia data, al primo mandato come consigliere regionale – e quindi libero di candidarsi – Sunseri è uno dei più attivi all’Ars. Sunseri però è meno conosciuto di Cancelleri e secondo una parte del M5S è considerato divisivo.
Il motivo? Un suo post su Facebook, nettamente contrario alla deroga: “Pensare, oggi, di andare oltre il secondo mandato, anche in una singola istituzione, significherebbe tradire l’essenza stessa del Movimento”. Il tema ovviamente è soprattutto nazionale: il fatto stesso che non sia arrivata la deroga di Conte la dice lunga sulle intenzioni del presidente M5S. E, sopratutto, sulla spaccatura dei pentastellati.