Proroga delle mascherine nei luoghi di lavoro dopo il 30 giugno: il Governo sta valutando di rinnovare la misura imponendo l’obbligo della FFP2 al posto della chirurgica per contrastare la diffusione della sottovariante Omicron 5 che sta provocando una nuova impennata di casi in Italia.
Proroga delle mascherine nei luoghi di lavoro dopo il 30 giugno: gli effetti della diffusione di Omicron 5
Nella giornata di lunedì 27 giugno, si terrà un vertice Governo-Inail in occasione del quale si discuterà su un’eventuale proroga delle mascherine nei luoghi di lavoro dopo il 30 giugno. Nel corso della riunione tra tecnici del Ministero del Lavoro, del Ministero della Salute e dell’Inail, quindi, verrà valutata l’attuale situazione legata alla pandemia Covid e si valuterà se rinnovare l’obbligo della mascherina al lavoro dopo il 30 giugno, data che coincide con la scadenza del protocollo che regola le norme anti-Covid in contesto lavorativo.
In un simile contesto, se nella maggior parte dei casi l’obbligo di indossare un dispositivo di protezione individuale contro il coronavirus non è più in vigore, pare che il Governo sia propenso a procedere con la proroga. Sulla base delle prime indiscrezioni diffuse, inoltre, sembra che non sarà più sufficiente la mascherina chirurgica ma sarà necessario indossare la FFP2 in tutti gli spazi in cui non si può garantire il distanziamento sociale e in quelli in cui i dipendenti si trovano a diretto e stretto contatto con il pubblico.
Oltre alla proroga delle mascherine nei luoghi di lavoro dopo il 30 giugno, il Governo sta pensando di introdurre l’obbligo di sanificazione dei computer aziendali e delle scrivanie alla fine di ogni turno di lavoro. I lavoratori fragili, invece, potranno quasi certamente continuare a svolgere il proprio lavoro da remoto in smart working.
Ipotesi e raccomandazioni del Governo per contrastare la nuova impennata di contagi Covid
L’ipotesi di prorogare l’obbligo delle mascherine anti-Covid al lavoro dopo il 30 giugno e le nuove regole al vaglio dell’esecutivo si inseriscono in un quadro pandemico particolarmente complesso. La curva epidemiologica, infatti, sta ricominciando a crescere a causa della sempre più insistente diffusione di Omicron 5, anche nota come BA.5, ossia la sottovariante di Omicron individuata come la più contagiosa sinora isolata.
Con la crescita della curva dei contagi, appare ormai in salita anche l’indice Rt che, come segnalato dall’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, ha raggiunto il valore di 1,07 mentre l’incidenza è arrivata a 504 su 100 mila abitanti. Nel commentare i dati, il presidente dell’ISS Silvio Brusaferro ha sottolineato che l’Italia è ancora “in fase pandemica”.
Rispetto alla nuova impennata di contagi Covid, anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ribadito l’invito ai cittadini di essere prudenti nei comportamenti individuali e di continuare a indossare la mascherina nei luoghi maggiormente a rischio. Il ministro, inoltre, ha precisato: “Le mascherine vanno usate in tutte le occasioni a rischio. L’attuale crescita della circolazione virale richiama ciascuno a fare attenzione”.