Sciopero degli autotrasportatori in Sardegna: annunciato il blocco dei porti dal 27 giugno per protestare contro il caro carburante.
Sciopero degli autotrasportatori in Sardegna: i motivi e i tempi della protesta
In Sardegna, gli autotrasportatori hanno deciso di mettere in atto un nuovo sciopero per protestare contro il caro carburante e il prezzo esorbitante dei costi. Secondo una nota ufficiale diffusa per promuovere l’evento, gli autotrasportatori hanno annunciato di essere pronti a bloccare i porti sardi e la strada statale 141. Il blocco verrà attuato a partire dalle ore 08:00 di lunedì 27 giugno 2022, al culmine di giorni di agitazioni che hanno coinvolto non solo il settore dominato dai camionisti ma anche altre categorie come gli agricoltori e gli allevatori.
Nello specifico, lo sciopero degli autotrasportatori in Sardegna è stato organizzato per contestare l’aumento indiscriminato dei carburanti e delle materie prime e per denunciare la mancanza della continuità territoriale.
Nonostante l’inizio della manifestazione sia stata fissata per le ore 08:00, è possibile che i presidi potrebbero cominciare già dalle prime luci dell’alba.
Intanto, è stato sottolineato che il rinnovato blocco dei trasporti su gomma di prodotti e merci nel pieno del periodo estivo potrebbe avere ripercussioni drammatiche sull’economia sarda.
Annunciato il blocco dei porti dal 27 giugno per protestare contro il caro carburante
Lo sciopero del 27 giugno 2022 è stato comunicato dagli Autotrasportatori sardi riuniti tramite un post condiviso su Facebook con il quale hanno confermato le proteste nelle principali stazioni di servizio della Region e nei porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres.
Nello specifico, il messaggio pubblicato sul social riporta quanto segue: “Oltre al caro carburanti, ci troviamo ad affrontare il caro traghetti e la mancata sistemazione in cabina nei periodi con alta affluenza di turisti e lo stato pessimo delle arterie principali”.
Il portavoce dei camionisti, Alexsander Scano, poi, ha commentato: “Uno sciopero totale, la situazione è critica. La manifestazione si sta ingrossando, si stanno unendo anche vari commercianti e agricoltori. Faremo picchetti con volantinaggio e informeremo anche i turisti che sbarcano nell’Isola della nostra situazione – e ha aggiunto –. Se non otterremo ciò che vogliamo, ovvero un immediato calo dei costi del carburante e le altre agevolazioni per chi deve prendere la nave per trasportare le merci, manifesteremo anche la settimana prima di Ferragosto”.