Caro benzina: i prezzi negli ultimi giorno sono ancora una volta aumentati, superando anche i 2 euro. Così il Governo punta ad estendere il taglio delle accise nei prossimi mesi per abbattere ancora i prezzi. Ecco come.
Caro benzina: aumentano i prezzi
Da Roma a Berlino, da Londra a New York, è allarme caro carburanti. Sabato nel nostro Paese si sono registrati nuovi movimenti al rialzo sui prezzi raccomandati: in particolare Eni e IP hanno rivisto al rialzo di due centesimi benzina e diesel, Tamoil di due centesimi la verde e di tre il diesel. I prezzi sembrano essere fuori controllo nella maggior parte dei Paesi.
Il caro carburante ha toccato in particolare la benzina che ha superato anche i 2 euro. Con il Decreto Aiuti 2, in discussione in questi giorni, si punta ad estendere il taglio delle accise e dunque abbassare ancora una volta i prezzi. Ecco quali sono i prezzi praticati dai gestori all’Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di domenica mattina (19 giugno) su circa 15mila impianti:
- benzina self service a 2,073 euro/litro;
- diesel self service a 2,029 euro/litro;
- benzina servito a 2,197 euro/litro;
- diesel servito a 2,158 euro/litro;
- GPL servito a 0,827 euro/litro;
- metano servito a 1,826 euro/kg;
- Gnl 1,950 euro/kg.
Gli sconti sono in arrivo
In merito a possibili sconti ed interventi del Governo, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, rispondendo a un’interrogazione alla Camera, ha dichiarato. “Voglio assicurare che già nella sede dell’odierno Consiglio dei ministri la tematica del caro prezzi verrà discussa, sia al fine di vagliare l’opportunità di prorogare le disposizioni in scadenza, sia per verificare la fattibilità di ulteriori interventi per mitigare l’acuirsi di una situazione di estrema gravità per imprese e famiglie e contrastare con fermezza ogni ipotesi di fenomeni speculativi“. Giorgetti ha ricordato il ruolo del Mise nel monitorare l’andamento dei prezzi “al fine di prevenire eventuali fenomeni speculativi e verificare che gli interventi sulle accise non venissero, nella dinamica effettiva dei prezzi, utilizzati a beneficio delle imprese dei distributori, invece che dei consumatori”.
Dunque, l’ipotesi è estendere il taglio delle accise fino a settembre , uno sconto su benzina gasolio e altri carburanti che potrebbe essere portato dagli attuali 30 centesimi al litro a 35. Per estendere gli sconti dovrebbero essere necessari complessivamente dai 5 ai 7 miliardi: servono infatti circa 3 miliardi per calmierare luce e gas per un altro trimestre; mentre per la benzina si stima 1 miliardo al mese.