“La nostra massima priorità è il disarmo nucleare. Israele però dovrebbe aderire al trattato di non proliferazione nucleare senza indugio per arrivare a un Medio Oriente demilitarizzato”.Il neo presidente iraniano ha le idee chiare. E lancia messaggi distensivi verso gli Usa. “Nessuna nazione dovrebbe possedere armi nucleari”, ha detto Rohani all’Onu. “Invece che sulle armi nucleari investiamo sullo sviluppo”. Poi l’affondo finale: Hassan Rohani ha proposto un target di qui a cinque anni per un mondo denuclearizzato.
Sul fronte interno l’ex-presidente e leader riformista Seyyed Mohammad Khatami incalza sul terreno delle libertà il nuovo capo di governo, il moderato Hassan Rohani, e lo esorta a scarcerare le centinaia di dissidenti detenuti in Iran, soprattutto in seguito alla repressione dei moti del 2009. Dal suo sito (censurato in Iran), Khatami ha apprezzato un recente annuncio che il 24 ottobre – in occasione di una festività sciita – saranno scarcerati altri 80 detenuti, dopo i 15 liberati la settimana scorsa: tra questi c’era Nasrin Sotoudeh, l’avvocatessa iraniana Premio Sakharov 2012 che aveva difeso attivisti per diritti umani, come il premio nobel per la Pace Shirin Ebadi.
Con riferimento alle altre centinaia di persone agli arresti per le proteste contro la contestata rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad di quattro anni fa (una cifra ufficiale, come quella delle almeno decine di morti, non è disponibile), il presidente del periodo 1997-2005 si è domandato ‘’perché questo numero’’ di soli 80?. Andrebbero scarcerati ‘’tutti – ha aggiunto – a meno che qualcuno non abbia commesso un crimine e sia stato riconosciuto colpevole in un tribunale competente. Molti di loro non hanno fatto nulla, molte delle accuse erano sbagliate’’. Una frase di Khatami sugli sforzi da compiere per porre fine agli “arresti domiciliari” è stato un chiaro appello a porre in libertà anche Mir Hossein Mussavi e Mehdi Karrubi, i candidati rivali di Ahmadinejad alle presidenziali del 2009. Nella campagna elettorale con cui è riuscito a succedere ad Ahmadinejad, il nuovo presidente ha pro messo maggiori libertà in ambito sociale e culturale, prospettando anche una ‘’carta dei diritti civili’’ . Ora si chiede a Rohani di onorare l’impegno a dare libertà a tutti, Mussavi e Karrubi in testa.
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