M5S, riunione d’emergenza del Consiglio Nazionale convocata nella serata di domenica 19 giugno: Di Maio a rischio espulsione? Oggi la decisione sul ministro degli Esteri: i punti all’ordine del giorno e la posizione dei vice del presidente Giuseppe Conte.
M5S, riunione d’emergenza del Consiglio Nazionale: Di Maio a rischio espulsione?
La spaccatura all’interno del Movimento 5 Stelle si fa sempre più profonda mentre le tensioni sul “caso Luigi Di Maio” stanno crescendo a dismisura. Il braccio di ferro tra Giuseppe Conte, accusato dal ministro degli Esteri di “mettere a repentaglio la sicurezza del Paese” e incolpato per il flop alle amministrative, e Luigi Di Maio, considerato da molti a rischio espulsione, sta compromettendo la stabilità del gruppo.
Al fine di esaminare la posizione del ministro degli Esteri all’interno della forza politica, è stata convocata d’urgenza una riunione d’emergenza del Consiglio Nazionale del M5S che si terrà nella serata di domenica 19 giugno.
Secondo quanto riferito da fonti interne al movimento, l’ordine del giorno della riunione riguarderà la linea politica da adottare rispetto alla risoluzione di maggioranza in attesa delle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi alle Camere in prossimità del Consiglio europeo fissato per il 23 e il 24 giugno e il futuro del ministro degli Esteri Luigi Di Maio in considerazione delle sue ultime dichiarazioni. Le decisioni prese del Consiglio Nazionale potrebbero poi essere sottoposte alla base del Movimento 5 Stelle.
Oggi la decisione sul ministro degli Esteri: il parere dei vice del presidente Giuseppe Conte
In merito allo strappo tra Conte e Di Maio, si sono espressi i vice del presidente del Movimento 5 Stelle, Riccardo Ricciardi e Michele Gubitosa.
Nel corso di un’intervista rilasciata a la Repubblica, Ricciardi ha spiegato che Luigi Di Maio è “da tempo un corpo estraneo e sta facendo un percorso personale che lo pone al di fuori del Movimento”.
A La Stampa, invece, Gubitosa ha commentato la situazione che si è creata tra Conte e Di Maio come un “punto di non ritorno” e si è detto certo che il ministro degli Esteri abbia “pianificato la sua uscita” dal M5S. inoltre, ha descritto come “fango” le sue recenti affermazioni contro l’ex premier Conte e ribadito la messa in atto di una “guerra personale”, osservando: “Mi sto domandando se possiamo ancora considerarlo un ministro in quota Cinquestelle”.
Il “caso Luigi Di Maio” è stato commentato anche da Alessandra Todde, viceministro allo Sviluppo economico e vicepresidente del Movimento 5 Stelle, che ha dichiarato: “La posizione del ministro Di Maio sta indebolendo tutta la nostra comunità, la sta mettendo in discussione. In un momento in cui dobbiamo essere vicini ai cittadini e alle imprese è una cosa che non può farci felici. Trovo bizzarro che lui che fa parte della nostra compagine non abbia chiara la ricetta del M5s, forse era chiara solo quando lui era il capo politico? La nostra ricetta sarebbe sicuramente più chiara se invece di occuparci di questioni interne potessimo parlare alle persone”.
A ogni modo, fonti del movimento hanno ricordato che il Consiglio Nazionale non ha il potere di “espellere nessuno e non espellerà certo l’ex capo politico”, precisando: “Ogni espulsione ha una procedura stabilita, ma se ancora non è stato espulso Petrocelli è possibile pensare a un’espulsione del ministro degli Esteri? Certo, esiste un problema di posizionamento politico”.