I tagli di gas all’Italia continuano e potrebbero mutare alcuni scenari interni. Infatti, la prossima settimana verrà fatta una valutazione rispetto alle forniture in arrivo e se non ci dovessero essere dati rassicuranti, ci potrebbe essere uno stato di allarme.
Nuovi tagli di gas all’Italia, il prezzo continua a salire
Ci sono ancora nuovi tagli di gas all’Italia. Nei giorni scorsi, Eni aveva comunicato che a fronte di una richiesta giornaliera di gas dalla Russia pari a circa 63 milioni di metri cubi, Gazprom ha fatto sapere che fornirà solo il 50% di quanto richiesto.
Dall’altra parte, “La Russia è pronta a fornire all’Europa il gas di cui ha bisogno per riempire gli stoccaggi in vista dell’inverno a patto che non ci siano ostacoli politici”, ha spiegato il ministro dell’Energia russo Alexander Novak in un’intervista alla tv Rossiya 24. Nonostante queste parole, i primi effetti dei tagli alle forniture di gas dalla Russia all’Europa si sono fatti sentire tanto da registrare l’aumento del prezzo del metano del 43%: in una settimana è passato da 82,5 a 117,74 euro.
Si pensa allo stato di allarme
Se tagli continueranno, dalla prossima settimana il Ministero della Transizione ecologica dell’Italia potrebbe alzare il livello di crisi del sistema di forniture di gas, da preallarme ad allarme. Tuttavia, una valutazione più approfondita sarà fatta a metà della prossima settimana dopo un monitoraggio di quanto accadrà in questi giorni.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva affermato che le riduzioni dell’offerta non sono state volute ma sono legate a problemi di manutenzione. Parole che non hanno convinto il presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Draghi che ha dichiarato in conferenza stampa a Kiev: “Sia la Germania sia noi, e altri, crediamo che queste siano bugie. C’è un uso politico del gas, così come del grano”, aggiungendo che “l’Italia punta a riempire il sistema di stoccaggio del gas del Paese fino ad almeno il 90% della capacità in tempo per il prossimo inverno. Lo stoccaggio si attesta al 54% della capacità a partire da giovedì”.