Ci risiamo, braccia incrociate in Atac e trasporti a rischio caos. Sembra del tutto finita la luna di miele tra Roberto Gualtieri e i sindacati del trasporto pubblico capitolino. Dopo lo sciopero nazionale del 19 maggio, domani tornano a incrociare le braccia i dipendenti di Atac per quella che definiscono una protesta “inevitabile, vista la situazione di degrado e sbando in cui l’azienda si trova a causa di scelte politiche e manageriali nefaste che hanno ridotto al collasso il servizio, a scapito di lavoratori e utenza”.
Braccia incrociate in Atac, sindacati all’attacco
I problemi, secondo i sindacati, sono tanti. “Treni fuori servizio a causa di revisioni scadute, bus con evidenti deficit manutentivi come confermato anche da una recente indagine della Procura, infrastrutture e ambienti di lavoro fatiscenti, personale lasciato a sé stesso nonostante le continue aggressioni”, si legge nel comunicato.
“Il tutto aggravato da una consistente carenza di personale operativo in tutti i settori” per la quale “sarebbe necessaria l’assunzione di oltre mille unità tra operai, autisti, personale di stazione e di movimento, personale di condotta e scorta treni”.
“Invece si continua a negare il diritto al godimento delle ferie maturate”, “utilizzando tale situazione creata ad hoc per giustificare la privatizzazione e la progressiva esternalizzazione delle attività”. Proprio per questo i dipendenti sciopereranno dalle 8.30 alle 12.30 e ciò renderà problematico utilizzare bus, tram, metro e le ferrovie Roma Lido, Roma Viterbo e Roma Giardinetti.