Gazprom taglia forniture di gas all’Italia: Eni ha diffuso una comunicazione ufficiale attraverso la quale ha riferito di aver appreso che i flussi di gas subiranno una riduzione del 15%.
Gazprom taglia forniture di gas all’Italia, Eni comunica riduzione dei flussi di gas del 15%
Nella mattinata di mercoledì 15 giugno, sulla Piattaforma di informazioni privilegiate (Pip) per il monitoraggio Remit del Gestore dei mercati energetici è apparsa la seguente nota:
Eni ha ricevuto comunicazione di una limitata riduzione dei flussi dal proprio fornitore russo relativamente all’approvvigionamento gas verso l’Italia.
Eni continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e comunicherà eventuali aggiornamenti.
In merito alla nota diffusa che fa riferimento alla decisione di Gazprom di tagliare le forniture di gas russo verso l’Italia, un portavoce di Eni ha confermato “che Gazprom ha una limitata riduzione delle forniture di gas per la giornata di oggi, pari a circa il 15%”.
Il portavoce, poi, ha precisato: “Le ragioni della diminuzione non sono state al momento notificate”.
Perché i flussi di gas russo sono stati ridotti sia in Germania che verso l’italiana Eni?
Al momento, non è ancora noto se la decisione annunciata da Gazprom sia legata alla riduzione dei flussi di gas tramite il gasdotto Nord Stream 1 verso la Germania annunciata nella giornata di martedì 14 giugno.
Rispetto al Nord Stream 1, la compagnia energetica russa aveva motivato la decisione adducendo l’impossibilità di riparare delle attrezzature guaste prodotte dall’azienda tedesca Siemens.
Bloomberg, invece, ha riferito di aver appreso da fonti anonime che la ragione dei ritardi e delle sospensioni di martedì 14 giugno sarebbero da ricondurre alle conseguenze delle sanzioni economiche imposta a Mosca dall’Occidente a seguito del conflitto in Ucraina.
Gazprom taglia forniture di gas all’Italia, UE: “Nessuna spiegazione sui motivi”
A proposito dell’improvvisa e inaspettata decisione da parte di Gazprom di tagliare le forniture di gas all’Italia introducendo una riduzione dei flussi di gas russo diretto a Eni pari al 15%, è intervenuto il portavoce della Commissione europea, Tim PcPhie.
Il portavoce della Commissione UE è stato interrogato sui possibili effetti che l’invio ridotto di gas stabilito dalla società energetica russa rispetto al Nord Stream 1 e ai flussi diretti a Eni potrebbero avere in Europa. A simili domande, McPhie ha risposto: “Non c’è alcuna indicazione al momento di rischi sulle forniture energetiche“.