Rifugiati in Ruanda dal Regno Unito, fallito il primo volo: perché la Corte dei diritti dell’uomo è intervenuta

Rifugiati in Ruanda dal Regno Unito, fallito il primo volo: la Corte europea dei diritti dell’uomo ha sospeso il decollo del velivolo.

Rifugiati in Ruanda dal Regno Unito, fallito il primo volo: perché la Corte dei diritti dell’uomo è intervenuta

Rifugiati in Ruanda dal Regno Unito, fallito il primo volo: la Corte europea dei diritti dell’uomo ha sospeso il decollo del velivolo poco prima della sua partenza.

Rifugiati in Ruanda dal Regno Unito, fallito il primo volo

La Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) ha bloccato un aereo in partenza dal Regno Unito e diretto in Ruanda poco prima del decollo. Il velivolo doveva trasportare un gruppo di richiedenti asilo, secondo un progetto promosso tempo fa dal Governo presieduto dal primo ministro Boris Johnson.

Il primo ministro britannico, infatti, ha annunciato di voler “delocalizzare” in Ruanda i rifugiati che arrivano nel Paese. L’iniziati di Johnson, tuttavia, è stata tempestivamente bloccata dalla Cedu ed è anche sempre stata contestata dalle organizzazioni umanitarie che hanno sempre bocciato il piano inglese.

La vittoria legale conquistata poco prima del decollo del volo potrebbe avere importanti conseguenze nell’immediato futuro. Intanto, è stato precisato che il volo è stato solo “sospeso” e non cancellato. Lo stop deciso da Strasburgo, inoltre, è stato comunicato mentre il gruppo di migranti composto in totale da sette persone di nazionalità differenti si trovava già a bordo del Boeing. Il velivolo stava per alzarsi in volo da una base militare di Boscombe, situata in prossimità di Salisbury. Il decollo era stato fissato per le 22:30 ora locale.

Perché la Corte dei diritti dell’uomo è intervenuta

In un primo momento, poche ore prima della partenza, la Cedu aveva respinto il ricorso di alcuni richiedenti asilo. Poco dopo, tuttavia, la Corte di Strasburgo ha modificato il proprio parere accogliendo il ricorso di un cittadino iracheno di 54 anni. L’uomo aveva segnalato di aver chiesto asilo politico a Londra ma di essere stato indirizzato in Ruanda. Una commissione medica, poi, ha confermato che il soggetto in questione aveva subito torture in Patria, prima di giungere nel Regno Unito il 17 maggio 2022.

Rispetto alla sospensione del volo, si è espresso il ministro dell’Interno inglese, Priti Patel. Citato dalla BBC, il ministro Patel ha dichiarato: “Il nostro team legale sta esaminando ogni decisione presa su questo volo e la preparazione per il prossimo volo inizia ora. È sorprendente che la Corte europea sia intervenuta nonostante i ripetuti successi ottenuti in precedenza nei tribunali nazionali – e ha aggiunto –. Ho sempre detto che questa politica non sarà facile da attuare e sono delusa dal fatto che i ricorsi legali e le richieste dell’ultimo minuto abbiano impedito al volo di oggi di partire”.

L’accordo per trasferire rifugiati in Ruanda dal Regno Unito è stato firmato dal Boris Johnson il 14 aprile 2022. L’accordo era stato commentato dal primo ministro britannico nel seguente modo: “Il Ruanda è uno dei paesi più sicuri e dinamici dell’Africa”.