Abraham Yehoshua, morto lo scrittore israeliano che ha narrato la complessità del mondo ebraico e ha lottato per la pace con la Palestina.
Abraham Yehoshua, morto lo scrittore israeliano: ha narrato la complessità del mondo ebraico
Lo scrittore Abraham Yehoshua è morto all’età di 85 anni dopo aver lottato a lungo contro una malattia. Nel 2016, la moglie dello scrittore era improvvisamente deceduta: l’accaduto lo aveva profondamente segnato e in numerose interviste rilasciate in tempi recenti aveva spesso affermato di attendere la morte con serenità, spiegando: “La morte è un dono che facciamo ai nostri nipoti, lasciamo loro spazio”.
Nelle interviste, tuttavia, aveva anche spesso rivelato di essere molto preoccupato per il futuro politico e sociale di Israele e anche del mondo intero.
Abraham Yehoshua era nato a Gerusalemme nel 1936. Negli anni della giovinezza, si era arruolato nell’esercito israeliano e aveva studiato presso l’Università di Gerusalemme. Successivamente, aveva vissuto importanti esperienze all’estero spostandosi tra Parigi e Oxford per insegnare all’Università di Haifa.
Insieme ad altri scrittori come David Grossman e Amoz Oz, Yehoshua ha deciso di battersi e darsi promotore di una soluzione pacifica rispetto al drammatico confitto tra Israele e Palestina. Nei suoi ultimi anni di vita, sull’argomento era apparso estremamente disilluso dai vari fallimenti collezionati e, anziché di pace, preferiva ormai discutere di partnership tra popoli.
Età, libri e malattia
Per quanto riguarda la sua attività di scrittore, Abraham Yehoshua è stato descritto dal New York Times come il “Faulkner israeliano”. Analogamente a molti scrittori della sua generazione, anche Yehoshua aveva come obiettivo quello di esaminare i comportamenti umani e il rapporto del singolo con la società e la memoria.
È stato un attento e imperscrutabile osservatore dell’identità ebraica e ha sempre mostrato una forte curiosità rispetto al bagaglio culturale palestinese. A questo proposito, infatti, ha sempre considerato Israele e la Palestina fortemente connesse tra loro a causa del pesante fardello dei traumi del passato che accomunano le due realtà.
Tra i suoi libri più famosi possono essere citati: L’amante del 2005; La sposa liberata del 2002; Ritorno dall’India del 1997; La scena perduta del 2011; Il responsabile delle risorse umane del 2018; La comparsa del 2015.