Il magnete russo Roman Abramovich ha intentato una causa, presso la Corte europea di Giustizia di Strasburgo, contro il Consiglio Ue per le sanzioni adottate nei suoi confronti in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.
L’atto del magnate russo Roman Abramovich è stato registrato dalla Corte europea di Giustizia il 25 maggio
La causa del magnate russo è stata registrata dal tribunale il 25 maggio. In precedenza altri due uomini d’affari, Mikhail Fridman e Petr Aven, avevano intentato cause simili presso la corte europea.
Il Regno Unito ha imposto sanzioni contro Abramovich, congelando i beni dell’uomo d’affari e vietandogli di entrare nel Paese, mentre l’Unione Europea ha introdotto sanzioni contro l’oligarca a metà marzo.
Ad aprile, gli Stati Uniti hanno rifiutato di commentare le ragioni dell’assenza di sanzioni contro Abramovich da parte di Washington. Secondo alcuni analisti, potrebbe esistere un collegamento tra il non inserimento di Roman Abramovich nella lista delle sanzioni statunitensi ed il fatto che abbia contribuito ai negoziati tra Ucraina e Russia.
A marzo Roman Abramovich, insieme agli altri negoziatori ucraini, dopo un incontro a Kiev all’inizio del mese, ha sofferto i sintomi di un sospetto avvelenamento. A rivelarlo era stato il Wall Street Journal (leggi l’articolo), secondo cui qualcuno aveva intenzione di sabotare i negoziati avvelenando i membri della delegazione ucraina.