Il consigliere del capo dell’Ufficio del presidente ucraino, Mikhailo Podoliak, ha condannato su twitter la debolezza della politica dell’Occidente per quanto riguarda la pressione sulla Russia, che ha scatenato una guerra contro l’Ucraina.
Guerra in Ucraina, Zelensky continua a chiedere forniture di armi pesanti
“La Russia non deve vincere, ma non daremo armi pesanti – potrebbe offendere la Russia. Putin deve perdere, ma non imponiamo nuove sanzioni. Milioni di persone moriranno di fame, ma non siamo pronti per i convogli militari con il grano. L’aumento dei prezzi non è il peggio che aspetta un mondo democratico con una politica di questo tipo” ha detto Podoliak.
Oleksiy Arestovych, un altro consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha detto che missili statunitensi con una gittata di circa 70 chilometri sarebbero sufficienti all’esercito ucraino per respingere le offensive russe.
Arestovych ha risposto così ai commenti del presidente americano Joe Biden, secondo cui gli Stati Uniti non avrebbero inviato all’Ucraina sistemi missilistici “che possono colpire la Russia”. Parlando con l’avvocato russo Mark Feygin sul suo canale YouTube, Arestovych ha affermato che i missili Mlrs (sistema a razzi multipli a lungo raggio) che possono colpire fino a 70 chilometri sarebbero “più che sufficienti per noi”.
“Se non hanno in programma di darci 300 [chilometri], in primo luogo potrebbero essere solo in questa fase. E in secondo luogo, 70 chilometri sarebbero più che sufficienti”, ha detto ancora il consigliere.
Zelensky ormai da settimane sollecita la consegna dei sistemi Mlrs (leggi l’articolo) per contrastare i pesanti bombardamenti russi nel Donbass. Ma Washington teme che Mosca possa considerare le nuove forniture di armi pesanti come un’escalation provocatoria che rischierebbe di trascinare gli Stati Uniti e i loro alleati della Nato in un conflitto diretto con la Russia.