Omicidio a Melzo, Lucia Cipriano: chi era la donna fatta a pezzi e quali sono i primi indizi

Omicidio a Melzo: in provincia di Milano si è registrato un omicidio efferato e macabro ai danni di una donna anziana.

Omicidio a Melzo, Lucia Cipriano: chi era la donna fatta a pezzi e quali sono i primi indizi

Omicidio a Melzo: una tragedia familiare si è consumata in provincia di Milano. Una scena macabra e da film horror con protagonista in negativo una donna anziana.

Omicidio a Melzo, Lucia Cipriano: chi era la donna fatta a pezzi

A Melzo, in provincia di Milano, si è consumata una tragedia familiare. Lucia Cipriano aveva 84 anni ed è stata praticamente torturata: prima è stata accompagnata nella vasca da bagno, poi è stata sigillata da un telo di cellophane sopra la vasca e sarebbe così morta per asfissia. Infine, come il suo corpo è stato fatto a pezzi con una sega.

L’anziana viveva da sola ma aveva due figlie. Lucia era autosufficiente, ma ultimamente aveva iniziato ad avere problemi di deambulazione e un principio di demenza senile. Probabilmente, le condizioni di salute dell’anziana donna hanno fatto perdere la testa a una delle due figlie di Lucia.

Quali sono i primi indizi

I primi indizi sono stati rivolti sulla figlia maggiore dell’anziana donna: Rosa Fabbiano, 58 anni, residente a Mediglia con il marito, un figlio e una figlia, è stata fermata dal comando provinciale di Milano. Le accuse sono omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere.

La sorella minore, invece, vive a Trento e da diverso tempo non riusciva più a mettersi in contatto con la madre. Così si è recata a Melzo dandosi appuntamento con la sorella maggiore. All’arrivo Rosa ha cercato di impedire che la sorella entrasse in bagno, poi si è data alla fuga improvvisa per poi consegnarsi ai carabinieri.

Rosa è stata interrogata nel tardo pomeriggio di giovedì 26 maggio dalla pm Elisa Calanducci e si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Ora è in stato di fermo, in carcere.

 

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