Generale americano catturato in Ucraina dai russi: la bufala su Eric Thor Olson catturato fra i prigionieri dell’acciaieria Azovstal di Mariupol.
Generale americano catturato in Ucraina dai russi: sorprese nei tunnel dell’acciaieria Azovstal
Catturato a Mariupol dai russi il “generale” Eric Thor Olson: la notizia è stata diffusa poco dopo l’avvio delle operazioni di evacuazione presso l’acciaieria di Azovstal nella quale si trovavano centinaia di militari ucraini del battaglione Azov.
Nella giornata di lunedì 16 maggio, infatti, i soldati ucraini rifugiati nei tunnel del sito industriale di Mariupol si sono arresi, abbandonando l’acciaieria dopo 82 giorni di strenua resistenza. La decisione è stata presa dopo aver compreso che il Governo di Kiev non avrebbe mai inviato aiuti ad Azovstal. Pertanto, il battaglione Azov ha deciso di rompere l’assedio e dichiarare la resa, lasciando l’area a bordo di autobus contrassegnati con la Z russa.
In questa circostanza, durante le operazioni di evacuazione, pare siano emerse alcune sconcertanti sorprese. Insieme ai soldati ucraini, sarebbero stati rinvenuti alcuni combattenti stranieri di alto rango tra i quali, appunto, il generale Eric Olson.
La bufala su Olson fra i prigionieri di Azovstal: la propaganda di Mosca contro l’Occidente
Secondo quanto riferito da fonti di Mosca, oltre al “generale” americano catturato in Ucraina dai russi, sarebbero stati fatti prigionieri anche il tenente generale statunitense Roger Cloutier, il generale canadese Trevor Cadieu, il tenente colonnello britannico John Bailey e quattro istruttori militari della NATO.
Per quanto riguarda Eric Olson, descritto dai media russi come un “generale americano”, il militare è in realtà un ammiraglio dell’US Navy, la Marina statunitense. L’ammiraglio ha compiuto i 70 anni d’età ed è attualmente in pensione.
A fronte della notizia diffusa dai media russi accompagnata da tanto di foto del “generale” con il volto semicoperto dal berretto militare, la presenza dell’ammiraglio Olson nei tunnel di Azovstal rappresenta una fake news diffusa da Mosca per fomentare sentimenti antiamericani tra la popolazione e proseguire nella sua feroce propaganda contro l’Occidente.