Giornata mondiale contro l’omofobia, polemiche: dopo la circolare fatta girare nelle scuola dal Ministero dell’Istruzione, è scoppiata una protesta politica, promossa da Fratello d’Italia.
Giornata mondiale contro l’omofobia, polemiche sulla circolare del Ministero: i motivi
Il 17 maggio è la Giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Ebbene, sta facendo discutere la circolare è stata inoltrata il 5 maggio dal ministero guidato da Patrizio Bianchi agli Uffici Scolastici Regionali e agli Istituti di ogni ordine e grado, comprese quindi le scuole elementari. Dalla circolare inviata, ne è nata una polemica politica.
Nella circolare si legge: “In occasione del 17 maggio e della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, nonché contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basato sull’orientamento sessuale – giornata indetta peraltro con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26/04/07 – i docenti e le scuole di ogni grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, sono invitati a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nell’ambito dei principi nazionali e internazionali sopra citati. Per l’alto valore dell’iniziativa, si prega di assicurare un’ampia e tempestiva diffusione della presente nota presso tutte le istituzioni scolastiche”.
La proposta di Fratelli d’Italia
Fratelli d’Italia esprime il suo dissenso in una nota congiunta dei deputati Paola Frassinetti ed Ella Bucalo, responsabili del dipartimento Istruzione e della Scuola del partito, e la senatrice Isabella Rauti, responsabile dipartimento Pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili. “Sconcertante la circolare del ministero dell’Istruzione guidato da Patrizio Bianchi con la quale si invitano le scuole di ogni ordine e grado a celebrare il prossimo 17 maggio la ‘Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia’. Un tentativo inaccettabile di far rientrare dalla finestra quello che il Parlamento italiano ha fatto uscire dalla porta: il ddl Zan”
Il partito di Giorgia Meloni teme che si “vorrebbero spalancare le porte delle scuole all’ideologia gender. Inoltre invitiamo le famiglie a prestare attenzione e a pretendere che qualsiasi iniziativa proposta dagli istituti scolastici preveda il consenso preventivo informato dei genitori”.
Dunque, Fratelli d’Italia ha invitato il ministro Patrizio Bianchi a ritirare la circolare preannunciando una interrogazione parlamentare.
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