Proroga smart working: ancora un’altra scadenza prevista per alcune categorie di lavoratori che potranno usufruire di questo tipo di agevolazione fino al termine dell’estate.
Proroga smart working al 31 agosto
Lo smart working è stato prorogato con un emendamento in Commissione Affari Sociali al cosiddetto “decreto Covid riaperture”. Il datore di lavoro sarà tenuto a comunicare in via telematica, al ministero del Lavoro i soli «nominativi dei lavoratori e la data di inizio e cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile», e non tutti i Pdf degli accordi individuali sottoscritti con i singoli lavoratori (che comunque l’azienda dovrà conservare).
La nuova scadenza dello smart working dopo quella del 31 marzo e del 20 giugno, ecco che è prorogata fin al 31 agosto 2022. “In commissione Affari sociali abbiamo approvato l’emendamento, riformulato dal governo, che proroga lo smart working per i lavoratori fragili pubblici e privati. Siamo soddisfatti che sia stata accolta la richiesta del M5S, che si è battuto fin da subito per colmare questa lacuna”, hanno spiegato in una nota i pentastellati Francesca Ruggiero, Vittoria Baldino e Niccolò Invidia. “In questo modo – hanno sottolineato – chi è affetto da patologie che ne determinano la vulnerabilità potrà continuare a svolgere le proprie mansioni in totale sicurezza”.
Per quali aziende e per quali lavoratori
Hanno diritto fino al 30 giugno dell’anno corrente ad usufruire dello smart working, il lavoro in modalità agile, tutti quei lavoratori definiti fragili. Prorogato, inoltre, il diritto allo smart working anche per i genitori di figli con fragilità, nonché, fino al 31 agosto, le modalità di comunicazione semplificata per lo smart working per tutti i lavoratori del settore privato.
“Esprimo profonda soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento che proroga fino al 30 giugno il regime di tutela per i lavoratori fragili pubblici e privati. La misura, fortemente sostenuta dal ministro Speranza, che ringrazio per la grande disponibilità e sensibilità, non sarebbe stata possibile senza le risorse stanziate dal ministro della Salute. Era fondamentale garantire ai lavoratori vulnerabili la possibilità di continuare a svolgere le proprie occupazioni in totale sicurezza”, ha dichiarato in una nota il sottosegretario alla Salute Andrea Costa