Sciopero SDA 20 maggio 2022: quali sono i motivi della protesta

Sciopero SDA 20 maggio 2022: quali sono i motivi della protesta indetta dai sindacati contro Poste Italiane?

Sciopero SDA 20 maggio 2022: quali sono i motivi della protesta

Sciopero SDA 20 maggio 2022: quali sono i motivi della protesta indetta dai sindacati contro Poste Italiane?

Sciopero SDA 20 maggio 2022: la nota dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti

Nella giornata di venerdì 20 maggio, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno indetto uno sciopero nazionale con presidio dinanzi alla sede di Poste Italiane. La protesta coinvolgerà tutti i lavoratori di SDA, società che fa capo a Poste Italiane, impiegati in modo diretto per l’azienda oppure che sono dipendenti da società in appalto e che si occupano del traporto merci.

Nel proclamare lo sciopero nazionale, i sindacati hanno spiegato che la manifestazione è stata organizzata “a causa della volontà di SDA e dell’associazione datoriale Fedit di non volersi confrontare per via negoziale nel merito della piattaforma rivendicativa di filiera presentata a maggio 2021”.

Quali sono i motivi della protesta?

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, inoltre, hanno diramato una nota ufficiale con la quale hanno dichiarato: “SDA non vuole riconoscere l’impegno e i tanti sacrifici di tutti i lavoratori della filiera che, durante il periodo pandemico acuto, hanno garantito la consegna a domicilio di quanto veniva acquistato con l’e-commerce. A loro si vuole negare, pur in un periodo di straordinari profitti economici, l’effettiva redistribuzione degli stessi“.

I sindacati, poi, si sono duramente scagliati contro “la frammentazione degli appalti in SDA, con la rincorsa al minor costo che porta ad avere lavoratori con diritti contrattuali e certezze occupazionali diversi e dipendenti di realtà imprenditoriali che spesso subalternano l’occupazione a carichi di lavoro aldilà del tollerabile”.

Infine, per quanto riguarda le motivazioni che hanno da perno allo sciopero SDA del 20 maggio 2022, hanno spiegato che la protesta è incentrata sulla “necessità, finora non affrontata da SDA, di rivedere il tema dei carichi di lavoro nella filiera, degli orari di lavoro dei driver, del premio di risultato, del valore da aggiornare e uniformare della trasfertaper chi ne ha diritto e dello spinoso tema delle coperture assicurative per i driver in caso di danni o incidenti stradali”.