Grillo pronto a rimettersi in gioco: quando è cominciata a circolare la notizia subito in tanti hanno pensato al peggio offrendo ricostruzioni secondo le quali anche la nuova gestione di Giuseppe Conte non sarebbe piaciuta a Beppe Grillo. E invece il motivo per cui l’ex comico e fondatore del Movimento cinque stelle è sceso a Roma incontrando non solo Conte, ma anche ministri e parlamentari di punta del Movimento, risponderebbe a tutt’altra ragione. Ovvero, al desiderio di un maggiore coinvolgimento dello stesso Grillo per la “rinascita” dei Cinque stelle. Non solo garante, dunque, ma nuovo megafono.
Esattamente come fu nel 2018 e, prima ancora, nel 2013. L’idea di fondo, su cui Conte e Rocco Casalino stanno lavorando, è un coinvolgimento maggiore di Beppe Grillo nella divulgazione delle idee del Movimento. Oltre ai temi trattati della politica nazionale, a partire dalla questione del conflitto in Ucraina fino, e soprattutto, alla questione energetica, il tema della comunicazione del Movimento cinque stelle è centrale per orientarsi nella bussola delle relazioni tra il vecchio e il nuovo Movimento.
Grillo pronto a rimettersi in gioco: ecco l’obiettivo
L’obiettivo è ambizioso ma allo stesso tempo dirimente per la rinascita dei pentastellati, stretti come sono tra l’esigenza di strutturarsi in una forma nuova, aperta ad alleanze e al superamento di vecchi tabu, e tra la necessità di conservare quei principi e quelle battaglie che hanno consentito al Movimento di diventare il “Movimento”. Se si arrivasse ad una intesa in questo campo sarebbe un segnale rilevante non solo in termini di compattezza dei gruppi parlamentari, ma anche per dare maggiore visibilità alle posizioni del Movimento. Senza tralasciare, si fa notare in ambienti 5 stelle, la questione economica: un’intesa sarebbe conveniente per rilanciare entrambi i blog, quello del Movimento e quello di Grillo.
Qual è la strategia
Insomma, un accordo che converrebbe a tutti: allo stesso Grillo che così potrebbe avere maggiore voce in capitolo nella linea politica del Movimento; a Conte che riuscirebbe così nell’intento di cementare gruppi parlamentari e attivisti; e agli stessi attivisti che ritroverebbero un faro, insieme a Conte, all’interno del Movimento.
Non è un caso che l’idea piace anche a una larga schiera di parlamentari. “Lui non è solo il garante ma il megafono del Movimento”, spiega un deputato M5S. E se “nel 2013 siamo arrivati in Parlamento è merito della sua follia visionaria”, aggiunge. “Conte è bravissimo – spiega ancora – ha incanalato i contenuti e il metodo di M5s, ma chi lo ha creato è Grillo”. Proprio per questo il tema della comunicazione non è da sottovalutare: l’obiettivo è integrare i canali, di modo che, pur nell’ottica di un’alleanza con il Pd, i 5S riescano a comunicare in maniera efficace i propri valori così da recuperare terreno e magari aspirare a diventare la forza politica di traino nel centrosinistra.
Il quadro della situazione
La soluzione, ovviamente, non è così immediata. Tutto ruota attorno a un accordo economico. Ed è questo il timore di alcuni parlamentari: “Non vorrei – spiega un deputato lievemente contrario a un’intesa tra blog di Grillo e sito istituzionale – che saranno gli eletti a farsi carico pure del blog di Grillo. Mi chiedo se ci convenga, considerando che poi Beppe vuole quella libertà che spesso lo porta a dire anche cose che non sempre sono in linea con la politica del Movimento…”. D’altronde è già capitato in passato. Dubbi che tuttavia si annullano dinanzi ai benefici politici che un’intesa di questo genere può garantire.