Sette medici lombardi su dieci sono stressati: più di sette camici bianchi su dieci, esattamente il 71,6%, ritiene di essere stressato per il troppo lavoro, soprattutto a causa del duro impegno nel contrasto alla pandemia. Lo rivela un’indagine dell’ Università degli Studi di Milano-Bicocca sullo stato psicologico del personale medico lombardo realizzata tra novembre 2021 e marzo 2022 per l’associazione di categoria Anaao-Assomed.
Sette medici lombardi su dieci sono stressati
I ricercatori della Bicocca hanno distribuito un questionario a 958 medici lombardi e il 18,5% degli intervistati dichiara di aver avuto un burnout con una sintomatologia di “rilievo clinico”, mentre i disturbi dello spettro ansioso e depressivo sono pari al 31,9% e al 38,7%. Le donne hanno pagato un prezzo più alto dei colleghi maschi e sei su dieci (il 59,5%) temono di “scoppiare” in futuro. L’anzianità di servizio sembra essere stata un fattore protettivo, ma l’87,4% dei medici lombardi dichiara come la pandemia e l’avvento della quarta ondata Covid abbiano avuto effetti di media o grave entità sul proprio benessere lavorativo. Nonostante questi dati, però, l’assessora al Welfare Letizia Moratti vorrebbe farli lavorare di più nelle case di comunità. In un’intervista a La Repubblica ha infatti annunciato: “Ho avanzato al ministero la richiesta di aggiungere un pacchetto di ore aggiuntive per i medici, da impiegare in progetti individuati direttamente dalle Regioni, con un rapporto parasubordinato, per esempio l’inserimento nelle nuove case di comunità”. Come se non bastassero le ore che già lavorano.