Fattura elettronica per i forfettari: quando entrerà in vigore l’obbligo nel 2022 e cosa cambierà per le partite Iva?
Fattura elettronica per i forfettari, l’obbligo nel 2022: da quando?
Prima dell’annuncio del versamento all’Italia della prima rata del Pnrr di 21 miliardi da parte dell’Unione Europea in data 13 aprile, il Consiglio dei ministri aveva dato il via libera al decreto legge per snellire le procedure legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza. In questo contesto, si avvicina sempre di più la data entro la quale la fattura elettronica diventerà obbligatoria anche per le partite Iva in regime forfettario.
Nello specifico, la fattura elettronica per i forfettari diverrà obbligatoria a partire dal 1° luglio 2022 ma, rispetto a quanto previsto inizialmente, la misura è stata depotenziata. L’obbligo, infatti, non riguarderà tutti ma verrà applicata solo ai titolari di partita Iva in regime forfettario che applicano la flat tax al 15% o al 5% se si rientra nei primi cinque anni dall’apertura. Chi rientra in questa categoria (finora esente da obbligo di fattura elettronica) dovrà procedere all’emissione di fattura esclusivamente in formato digitale ed esclusivamente nel caso in cui abbia ricavi e compensi superiori ai 25 mila euro.
L’obbligo della fattura elettronica, inoltre, riguarderà anche le associazioni sportive dilettantistiche e per gli enti del Terzo settore con proventi da attività commerciali che non superino i 65 mila euro.
Come funziona per i titolari di partita Iva a regime forfettario sotto i 25 mila euro?
L’ipotesi inizialmente avanzata rispetto all’allargamento della fatturazione elettronica a tutti i titolari di partite Iva in regime forfettario si è scontrata con le richieste della Lega. Per questo motivo, si è giunti a un compromesso e si è deciso di non imporre l’obbligo a coloro che sono in possesso di partite Iva in regime forfettario al di sotto dei 25 mila euro di reddito fino al 2024. La modifica è stata introdotta nel pacchetto di norme antievasione che è stato aggiunto al Pnrr con il dl Pnrr 2.
L’esonero, quindi, riguarda circa 800 mila partite Iva di lavoratori autonomi e professionisti che per i prossimi due anni resteranno in regime forfettario e con fattura cartacea.