“Senza nuove armi questa guerra sarà un bagno di sangue senza fine che porterà miseria, sofferenze e distruzione. Mariupol, Bucha, Kramatorsk, la lista continuerà”. È quanto ha ribadito oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un video su Telegram (qui tutti gli articoli sulla guerra in Ucraina). Mentre Mosca conferma che continuerà la sua operazione in Ucraina e accusa Kiev di ostacolare i negoziati.
Guerra in Ucraina, Zelensky: “Putin e il suo esercito stanno cambiando strategia”
“Vari esperti – ha detto ancora Zelensky – dicevano che saremmo durati una settimana. Non solo siamo riusciti a fermare l’esercito russo, ma lo abbiamo respinto. Ma la nostra guerra è tutt’altro che finita. Questo era solo il primo round. Putin e il suo esercito stanno cambiando strategia. Stanno rafforzando le loro truppe per esercitare ancora più pressione su Kharkiv e l’intero Donbas, compreso Mariupol”.
Il presidente ucraino è tornato a chiedere con forza l’invio di materiali militari parlando di un “elenco specifico di armi” come “lanciarazzi multipli, veicoli corazzati, carri armati, sistemi di difesa aerea e aerei da combattimento”. “La Russia – ha avvertito Zelensky – non ha intenzione di fermarsi in Ucraina, la macchina della propaganda di Putin dichiara apertamente che l’Europa è ‘il prossimo obiettivo logico’ dopo l’Ucraina. Quindi o l’Occidente ci aiuterà a fermare Putin ora, o lui continuerà ad espandere il suo impero uccidendo migliaia di donne e bambini”.
Mosca: “Piaccia o no il futuro della Crimea è con la Russia, è una questione chiusa”
“Purtroppo la delegazione ucraina, ed è stato così in tutti questi 7 anni, poiché stiamo parlando del gruppo di contatto nel formato Normandia, punta i suoi sforzi non a raggiungere accordi ma a trascinare i colloqui. Conosciamo questa tattica” accusa il portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Piaccia o no il futuro della Crimea è con la Russia, è una questione chiusa e non ci sono sanzioni che possano cambiarlo”.
L’Ucraina, ha detto ancora Zakharova, dovrebbe ammettere che “non intende negoziare”. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo la trattativa è “in stallo” a causa dei Paesi occidentali che spingono l’Ucraina a non cercare un’intesa. “L’Occidente non vuole tornare a una normalizzazione – ha aggiunto – , al contrario, fanno l’opposto”.
Zakharova, come aveva già fatto Vladimir Putin ieri (leggi l’articolo), ha ribadito che i corpi in abiti civili trovati a Bucha sarebbero una messinscena delle forze ucraine. La portavoce accusa Kiev di preparare “nuove provocazioni” a Sumy e in altre regioni dalle quali i russi si sono ritirati. La Nato, ha proseguito Zakharova, vuole che “la guerra non finisca mai e che i morti continuino a crescere”.
“Nessuna intimidazione e propaganda da parte dell’Occidente – ha avvertito la portavoce del ministro degli Esteri di Mosca – interferirà con il raggiungimento degli obiettivi dell’operazione speciale russa in Ucraina. Voglio confermare ancora una volta: nessuna fornitura di armi occidentali a Kiev, nessun metodo di guerra terroristico da parte di gruppi armati ucraini, niente, comprese intimidazioni, propaganda, falsi, disinformazione, minacce – nulla interferirà con l’adempimento degli obiettivi e dei compiti che sono stati delineati dalla leadership della Federazione Russa”.