di Fabrizio Gentile
È caduta la notte a Nairobi e l’assedio al lussuoso ‘shopping center’ Westgate non è ancora finito. A metà pomeriggio le autorità kenyote hanno annunciato di aver sotto controllo tutti i piani dell’edificio, da sabato in mano ai terroristi al-Shebab. Eppure la crisi non è ancora risolta ed entra dunque nella terza notte: l’operazione di rastrellamento, benché nella sua fase finale, continuerà nelle prossime ore.
Le rassicurazioni
“Controlliamo tutti i piani”, aveva tentato di rassicurare a metà pomeriggio il ministro dell’Interno, Joseph Ole Lenku. Anche se “i terroristi sono in fuga e si nascondono in qualche negozio, non hanno alcuna chance di riuscire a scappare”. Non è chiaro se i terroristi abbiano ostaggi: se anche ce n’è qualcuno – assicurano le autorità – sono pochi. Finora i morti accertati sono 62, uccisi dal commando di fondamentalisti che sabato, all’ora di pranzo, ha fatto irruzione nel ‘mall’ e ha cominciato a sparare. Sono già stati uccisi anche tre dei ‘jihadisti’. Secondo la Croce Rossa locale, 63 persone però mancano ancora all’appello e 175 sono i feriti (almeno undici sono soldati). Le autorità hanno fermato dieci sospetti per accertamenti (almeno quattro bloccati in un aeroporto).
Assalto in diretta twitter
L’assalto è avvenuto in diretta Twitter – con le autorità, la Croce Rossa persino gli Shebab – tutte impegnati a dare notizie al mondo. E’ stato proprio un Twitter del commando di fondamentalisti a spingere probabilmente le autorità a rompere gli indugi, facendo tra l’altro allontanare dal sito giornalisti e operatori. Ad un certo punto della mattinata è apparso il minaccioso annuncio del portavoce del gruppo jihadista, lo sceicco Ali Mohamoud Rage: poche parole per autorizzare i compagni a eliminare gli ostaggi in caso di sconfitta imminente.