Un cambio di passo non di poco conto e che, verosimilmente, è conseguenza della linea pacifista e assolutamente contraria al riarmo dell’Italia presa da Giuseppe Conte (leggi l’articolo). Un sondaggio Swg degli ultimi giorni ha cercato di capire quali leader siano ritenuti i più adeguati a succedere a Mario Draghi dopo il 2023.
Per il 31% degli italiani Giuseppe Conte resta il successore ideale di Draghi
La ricerca, svolta su un campione rappresentativo di 1200 maggiorenni, ha dato come risultato proprio Giuseppe Conte al primo posto, con un punteggio del 31%. Seguito da Giorgia Meloni, alla guida di Fratelli d’Italia (28%) e da Enrico Letta, leader Pd (26%). Al quarto posto c’è Carlo Calenda (Azione). Solo quinto Matteo Salvini (Lega) con 16%, pari con Antonio Tajani. Sesto il ministro della Salute Roberto Speranza (13%). Seguono Silvio Berlusconi (12%), e Giovanni Toti (11%). Sotto il 10% Matteo Renzi, Nicola Fratoianni e Gianluigi Paragone.
Insomma, dopo la nomina plebiscitaria a presidente del Movimento cinque stelle, per Conte un altro importante riconoscimento. Ma c’è di più. Nel corso dello stesso sondaggio la maggioranza dei partecipanti si è detta insoddisfatto dall’approccio di Draghi alla guerra in Ucraina: il 54% ha visto “poca” o “nulla” efficacia nel suo intervento, mentre il 35% si dice molto o abbastanza soddisfatto.
Chi non è contento lo critica perché lo considera troppo condizionato dagli americani (30%), perché non è riuscito a ricavarsi un ruolo di primo piano nelle trattative (25%), perché non è stato abbastanza incisivo (22%).