Chi è Daria Volodina: la giornalista ucraina e deputata popolare che milita tra le file del Partito dei Servi del Popolo del presidente Volodymyr Zelensky.
Daria Volodina: biografia e formazione della deputata del popolo dell’Ucraina
Daria Volodina è nata il 16 aprile 1991 a Kirovograd. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo “Cambiamento Scientifico”, ha studiato dal 2006 al 2011 presso la Facoltà di Economia dell’Università Nazionale Taras Shevchenko di Kiev. Tra il 2015 e il 2017, poi, ha proseguito i suoi studi presso l’Accademia Diplomatica del Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina.
Ancora studentessa, nel maggio 2007, ha cominciato a lavorare in televisione (MAXXI TV, 2007-2010), oltre che in PJSC “NSTU” (2009-2013). Dal 2013, invece, ha iniziato a ricoprire l’incarico di Reputation Risk Manager.
Nel dicembre 2016, ha fondato Short Information Agency LLC mentre, nel 2018, Volodina è stata eletta membro del Comitato anticorruzione nella regione di Kiev ed è stata anche candidata al Consiglio di sorveglianza pubblica della NABU.
Per quanto riguarda la sua carriera politica, è stata eletta come deputata del Popolo con il Partito dei Servi del Popolo alle elezioni parlamentari che si sono tenute nel 2019.
Daria Volodina è anche membro della commissione Verkhovna Rada per la politica finanziaria, fiscale e doganale e presidente della sottocommissione per il supporto giuridico degli organismi fiscali. È un membro dell’associazione inter-fazione di deputati “Regione di Kirovohrad”. Infine, è copresidente del gruppo per le relazioni interparlamentari con la Repubblica italiana.
La denuncia sulla guerra della deputata eletta con il Partito dei Servi del Popolo di Zelensky
La deputata Daria Volodina si è frequentemente espressa in merito all’andamento della guerra in Ucraina, scaturita a seguito dell’invasione russa lo scorso 24 febbraio 2022.
Nascosta in un luogo segreto e isolato a Kiev, lontano dai palazzi istituzionali, la deputata si è spesso collegata in video con il suo popolo e con il mondo intero per denunciare quanto sta accadendo nel Paese.
All’inizio di marzo, ad esempio, durante un collegamento Skype con l’Italia, Volodina ha dichiarato: “Italia e Ucraina sono e saranno sempre Paesi uniti da una forte amicizia. C’è un forte legame che ci unisce da sempre e colgo l’occasione per ringraziare il vostro Paese per esserci stato sempre, per essere stato un supporto valido anche prima dello scoppio del conflitto. La guerra lì fuori sta mietendo vittime e sinora la linea diplomatica non ha dato alcun risultato. Siamo nascosti nei rifugi antiaerei e nei bunker. Qui la situazione è drammatica ma andiamo avanti con coraggio – e ha aggiunto –. Abbiamo bisogno di tutto, c’è necessità di beni di prima necessità di acqua potabile e di cibo. Abbiamo bisogno anche di giubbotti antiproiettile perché qui si spara in strada. Siamo in una catastrofe umanitaria e ringraziamo voi italiani per tutto quello che state facendo per noi, lo ricorderemo per sempre. Hanno interrotto le linee di collegamento, hanno colpito un ospedale dove c’erano molte madri che dovevano partorire, è stata interrotta la luce e molti macchinari in ospedale non funzionano. Le bombe hanno colpito l’ospedale e il tetto è crollato. Stiamo assistendo ad una catastrofe che ha piegato il nostro popolo. Nonostante tutto siamo pronti a combattere per difendere la nostra libertà e la nostra indipendenza e per dimostrare che la democrazia mondiale va difesa e tutelata”.