Carri armati Usa all’Ucraina: nuovi rafforzamenti all’arsenale ucraino permetteranno di avanzare e non solo difendersi. Dopo che, nei giorni scorsi, alcuni elicotteri ucraini hanno attaccato un deposito di petrolio della città russa di Belgorod, i militari ucraini con i nuovi mezzi a disposizione potrebbero continuare con l’offensiva. Potrebbe essere una svolta nel conflitto.
Carri armati Usa all’Ucraina: perché sono una svolta nella guerra
Carri armati americani in direzione Ucraina: la notizia è stata lanciata dalla testata statunitense del New York Times. Secondo le informazioni del quotidiano, l’amministrazione americana lavorerà con gli alleati della Nato per trasferire tank di fabbricazione ‘sovietica’ allo scopo di rafforzare le difese dell’Ucraina nel Donbass.
Inoltre, come riporta nei dettagli, sempre il quotidiano americano, i carri armati dovrebbero essere acquistati nei paesi dell’Est, in modo tale da essere simili a modelli già in suo alle forze armate ucraine, che non avrebbero così necessità di un particolare e lungo addestramento. In più, secondo il Corriere, nel pacchetto di aiuti bellici degli americano ci sarebbero razzi per artiglieria a guida laser, droni kamikaze Switchblade, droni da ricognizione Puma, sistemi anti-droni, blindati, visori notturni, apparati radio criptati, mitragliatrici, munizioni, ricambi, materiale medico e immagini satellitari.
Quali sono le possibili conseguenze
Il rafforzamento dell’arsenale permetteranno all’Ucraina di condurre ulteriori attacchi di artiglieria contro le forze russe presenti soprattutto nel Donbass. L’obiettivo e le conseguenze di questo rafforzamento sembra essere piuttosto chiaro: provare a riconquistare alcuni territori tra Kiev e Chernihiv, ma anche nel sud, a Kherson. Il momento è favorevole anche perché le forze russe stanno ripiegando per concentrarsi su specifici obiettivi più strategici.
L’esercito di Mosca, tra ritiriate ed offensive dell’esercito ucraino, vorrebbe guadagnare posizione nel Donbass per la conquista di Mariupol, che strategicamente e geopoliticamente rappresenterebbe una vittoria importante nel conflitto.