N26 bloccata in Italia: la banca digitale, con sede in Germania, deve affrontare indagini e fermi da parte della Banca d’Italia, a causa soprattutto delle misure delle criptovalute.
N26 bloccata in Italia da Bankitalia
La banca mobile N26, con sede in Germania, è stata bloccata dalla Banca d’Italia. La banca digitale non potrà acquisire nuovi clienti e fare promozioni di nuovi prodotti o servizi. La misura riguarda anche i “cryptoassets”, come token e criptovalute, in cui la banca si sta investendo. In Italia ha superato i 500mila utenti nel 2019 e l’anno successivo ha introdotto un iban italiano per chi si iscrive dal nostro paese.
Lo comunica la stessa Banca Italia attraverso un comunicato ufficiale: “La Banca d’Italia, con provvedimento del 28 marzo 2022, ai sensi dell’art. 7, comma 2 del d.lgs. 231/07 e dell’art. 79, comma 4 del TUB, ha imposto alla succursale italiana di N26 Bank il divieto di intraprendere operazioni con nuova clientela (attraverso l’apertura di nuovi rapporti continuativi o l’effettuazione di qualsivoglia operazione, anche occasionale, con clientela non già censita alla medesima data) nonché il divieto di offerta di nuovi prodotti e servizi alla clientela esistente (ad es. cryptoassets)”.
Arrivata anche la risposta della banca online che sottolinea come continuerà ad investire nell’antiriciclaggio: “N26 è stata oggetto di una serie di provvedimenti da parte della Banca d’Italia, che individuano debolezze e aree di miglioramento della banca nell’area dell’antiriciclaggio. N26 intende continuare a rafforzare i propri presidi in questo ambito al fine di rimuovere le carenze individuate […] Alla luce del provvedimento di Banca d’Italia, N26 riconosce la necessità di continuare a impegnarsi nel rafforzare il proprio sistema complessivo dei controlli antiriciclaggio, affrontando tutte le aree di miglioramento delineate dalla Banca d’Italia. La banca conferma che è in corso di implementazione un piano di rimedio volto a rimuovere le carenze della succursale italiana e finalizzato a consentire alla Banca d’Italia di verificare il completo superamento delle debolezze sul fronte antiriciclaggio all’origine del provvedimento adottato”.
Conseguenze e rischi per i correntisti
Il blocco è arrivato dopo un’indagine su N26 condotta a fine 2021 che ha riscontrato delle “significative carenze nel rispetto della normativa in materia di antiriciclaggio” . Le prime conseguenze saranno per i nuovi correntisti che non potranno aprire nuovi conti ma verranno inseriti in una lista d’attesa.
Per chi è già correntista non sono previsti rischi ma ma chi è già cliente viene fatto divieto di offrire nuovi prodotti e servizi. Bankitalia cita espressamente come esempio le attività relative alle criptovalute. Nella sua replica, la banca tedesca digitale ha infatti fatto sapere che il divieto non avrà un impatto sulla clientela esistente, assicurando che i conti “continueranno a essere del tutto operativi e sicuri”.