Green Book è il film premio Oscar del 2019. Tratto da una storia vera, ha ricevuto critiche contrastanti non tanto dagli addetti ai lavori ma dagli amici dei due protagonisti(commenti positivi) e le famiglie che hanno preso la distanza su alcune scene.
Green Book, la storia vera
Il film Green Book ha vinto l’Oscar 2019 come miglior film. Interpretato da Viggo Mortensen e da Mahershala Ali (anche lui premiato con l’Oscar, come miglior attore non protagonista) è diretto da Peter Farrelly. Alla base del film c’è la storia vera dell’amicizia tra Tony Lip e Don Shirley. I due protagonisti reali della storia sono morti nel 2013. Il motore della sceneggiatura si è basato sulle testimonianze e anche sulle registrazioni delle conversazioni dei due conservate su cassetta da Nick, figlio dell’autista, coautore del film. La storia su cui si base il film è la tournée dei due amici.
Sostanzialmente il film è un biopic della vita dei due amici che si incrociano sullo sfondo di una società razzista degli inizi del 900′. Doc Don Shirley, nato a Pensacola, in Florida, il 29 gennaio del 1927, da genitori giamaicani immigrati, ha un immenso talento per il pianoforte sin da piccolo, e inizia a suonare professionalmente all’età di 18 anni. Il produttore musicale Sol Hourk gli consigliò vivamente di focalizzarsi sul jazz e di non perdere tempo con quello strumento, perché secondo lui nessuno voleva vedere un pianista nero suonare musica classica.
Frank Anthony Vallelonga era soprannominato Lip (labbro) fin da quando era bambino: nato in una cittadina della Pennsylvania il 9 luglio del 1930 da genitori italiani, prima del lavoro di buttafuori al nightclub Copacabana e di diventare autista di Shirley, Tony Lip servì nelle file dell’esercito americano.
La trama del film premio Oscar
Il film è stato premiato con tre premi Oscar nel 2019. Le candidature ricevute sono state cinque, riuscendo a vincere sulla concorrenza come miglior film, miglior attore non protagonista a Mahershala Ali e miglior sceneggiatura originale a Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly.
“New York, 1962. Tony “Lip” Vallelonga (Viggo Mortensen) è un buttafuori italo-americano del Copacabana. Quando il locale chiude due mesi per rinnovo locali, Tony è costretto a cercare un impiego sostitutivo per riuscire a mantenere moglie e due figli. È così che viene reclutato dal dottor Donald Shirley (Mahershala Ali), uno dei più famosi pianisti d’America, che sta per partire per un lungo tour attraverso gli Stati del Sud, dal Tennessee al Mississippi. Shirley infatti è afroamericano e, in un periodo storico in cui i neri non sono ancora visti di buon occhio, perlopiù nel Sud degli Stati Uniti, Shirley è alla ricerca non solo di un autista, ma anche di qualcuno pronto a difenderlo con la forza in caso le cose non si mettano bene”.