“Per i profughi ucraini abbiamo attivato la piattaforma ‘Offro aiuto’, è online e operativa (QUI IL SITO) e ha come obiettivo la raccolta coordinata delle offerte che si possono fare a supporto delle esigenze, in particolare abbiamo tre schemi: l’offerta del cittadino, l’offerta dell’azienda e l’offerta dell’ente del terzo settore”. È quanto ha annunciato il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, illustrando i contenuti dell’ordinanza per l’accoglienza dei profughi in arrivo dall’Ucraina (leggi l’articolo).
Profughi Ucraina, la piattaforma della Protezione civile servirà a raccogliere le donazioni di cittadini, aziende e terzo settore
“Sono offerte differenziate – ha detto ancora il Capo del Dpc – che si attivano con una procedura guidata. Al cittadino si chiedono servizi e ospitalità ma non beni, alle aziende servizi, beni e ospitalità e al terzo settore solo beni e servizi, ma non ospitalità”.
“Il contributo di sostentamento – ha spiegato Curcio entrando nel merito dell’ordinanza – nasce così come è stato richiesto dai territori e dalle comunità e da quello che prevede la protezione temporanea. Delle circa 72.000 persone entrate in Italia, la stragrande maggioranza è accolta nella rete parentale a amicale e questo è un modo per mantenerla attiva e non farla gravare sulle famiglie. Abbiamo previsto un una tantum pari a 300 euro mensili pro capite per gli adulti e 150 euro per i figli minori”.
“Per l’erogazione di questo contributo – ha aggiunto il capo della Protezione civile -, le cui modalità sono specificate nell’ordinanza, abbiamo dovuto fare alcune scelte e ci siamo posti degli obiettivi. Il primo era la celerità dell’erogazione e abbiamo dovuto abbandonare altre esperienze tipiche della protezione civile perché l’emergenza è adesso. Secondo tema: la sicurezza della destinazione del beneficiario e infine che è una misura temporanea e per massimo 90 giorni. Immaginiamo che non sia prorogata salvo indicazioni contrarie. Si tratta di un’erogazione cash, contante, presso un Istituto”.