Un partito sovraesposto sui canali del servizio pubblico, che addirittura denuncia un presunto oscuramento nel panorama dell’informazione. Lo ha fatto Giorgia Meloni, con tanto di post Facebook per solleticare la reazione dei supporter social. Solo che, dati Agcom alla mano (quelli dall’1 al 28 febbraio), viene fuori una realtà opposta: Fratelli d’Italia gode di una una grande visibilità nei telegiornali e delle trasmissioni di approfondimento della Rai, rispetto al reale peso in Parlamento.
Il partito della Meloni è sovraesposto sui canali Rai ma denuncia un presunto oscuramento nel panorama dell’informazione
FdI conta solo su 37 deputati e 21 senatori, collocandosi al quinto posto nella rappresentanza parlamentare. E invece negli extra Tg di testata su Rai 2 (che include, tra gli altri, i programmi Restart e Anni 20), Fratelli d’Italia è il partito con un tempo di parola nettamente superiore a qualsiasi altro soggetto, totalizzando il 42,9 per cento. Quasi la metà del totale e più del doppio del Partito democratico, fermo al 19 per cento.
Primato che arriva anche negli extra Tg di testata (Speciale Tg2, Tg2 post ecc) con una copertura del 24,5 per cento. Non c’è il primato, ma un risultato soddisfacente nella sezione che include varie trasmissioni di Rai 1, tra cui Porta a Porta e Uno Mattina: Fdi risulta il terzo partito più visibile, con il 14,8 per cento della copertura con un’esposizione quasi tre volte superiore al Movimento 5 Stelle, che è il soggetto politico di maggioranza relativa in Camera e Senato.
“I numeri segnano uno squilibrio evidente, mai si era visto nelle reti Rai che un partito di opposizione avesse più spazio dei partiti della maggioranza di governo”, dice a La Notizia Michele Anzaldi, deputato di Italia viva e componente della commissione di Vigilanza Rai.
Insomma, Meloni si è lanciata nell’operazione vittimismo, mentre i dati svelano una più che adeguata visibilità. Un esempio? Il tempo di parola in tutte le edizioni del Tg1 è dell’8,5 per cento, solo 2 punti e mezzo in meno in confronto a Forza Italia, che conta su molti più parlamentari. Ancora meglio va con il Tg2, in cui FdI è in vetta in tema di esposizione mediatica, occupando il 17,5 di tempo di parola, davanti al Pd.
Non va male nemmeno con il Tg3, che vede gli esponenti del partito meloniano al 7,6 di spazi occupati, in quarta posizione, precedendo in questo caso i berlusconiani. Leu, che pure esprime un ministro, è fermo all’1,68 per cento, una distanza siderale. Per chiudere il cerchio, RaiNews ha dedicato il 13,2 per cento di interventi a Fratelli d’Italia, non molto inferiore al 14,8 del Movimento Cinque Stelle.
Un trend che viene confermato nelle edizioni principali dei telegiornali Rai, quelle delle 13.30 e delle 20: lo spazio è dell’11,3 per cento, ancora 3 punti in più di Forza Italia, mentre nel Tg2 resta intatta la leadership in termini di visibilità nelle edizione più viste: 17,9 contro il 16,1 della Lega di Matteo Salvini. E addirittura è maggiore il tempo dedicato a FdI rispetto al presidente del Consiglio, Mario Draghi, di quasi un punto.
Anzaldi non ci sta e chiede un intervento dall’alto: “È incredibile che le autorità competenti non facciano nulla. Perché l’Agcom, che è titolare proprio dei dati di quel monitoraggio, non prende provvedimenti? Perché i commissari dell’Authority non richiamano la Rai? Perché la commissione di Vigilanza non chiede spiegazioni?”. Il deputato ricorda infine che “la par condicio prevede il rispetto del pluralismo in base al peso delle forze parlamentari, non ai sondaggi che vanno e vengono”.