Perché il pane è aumentato se fatto con il grano 100% italiano: un dubbio che si stanno ponendo molti cittadini quando vanno nei supermercati a fare la spesa negli ultime tempi.
Perché il pane è aumentato anche se fatto con 100% di grano italiano?
Le conseguenze della guerra in Ucraina comportano rincari dei prezzi sia nel settore dei carburanti che dell’energia, ma in special modo nel settore alimentare.
L’Italia dipende dall’Ucraina per oltre il 60% delle importazioni di olio di girasole e Kiev, con il 60% della produzione e il 75% dell’export, è il principale coltivatore di girasoli al mondo. Così nell’ultima settimana il prezzo del mais nelle diverse borse merci è cresciuto del 25%. Aumenti a doppia cifra si sono osservati anche per il grano tenero, l’orzo, il sorgo e, tra le farine proteiche, la soia, il girasole e la colza. Tutto ciò ha comportato sia un razionamento su alcuni prodotti sia l’aumento dei prezzi.
C’è qualcosa che però non torna: perché è aumentato anche il costo del pane fatto con il grano 100% italiano? Inoltre, sono aumentati anche i prezzi dei prodotti che provengono non dall’Ucraina. Tra gli altri prodotti che sono interessati dai rincari troviamo la pasta, che si produce in maggioranza tramite il grano duro importato dal Canada, Usa, Messico o altre parti di Europa; infatti, un chilo di pasta in media è arrivato a costare 2 euro, con picchi di 4,71 euro al chilo in alcune città italiane.
Speculazioni in corso
Dunque, è in atto una vera e propria speculazione sui prodotti alimentari, con la scusa della guerra che sta condizionando in qualche modo i mercati di diversi settori come quello alimentare. Certo, le Associazioni fanno sapere che ad influenzare i prezzi dei prodotti finora presi in considerazione sono per oltre il 90% fattori come l’energia, l’affitto degli immobili e il costo del lavoro.
C’è da sottolineare che l’Italia non riesce a sostenere autonomamente la produzione di grano e dunque è costretta all’importazione. Però, siccome c’è un incontrollato e anche ingiustificato aumento dei prezzi sui determinati prodotti, con differenze tra le varie città italiane, è bene che il Governo intervenga anche in questo settore, dopo il Bonus carburante.