La situazione a Mariupol, la città assediata da giorni nel sud-est dell’Ucraina, resta critica. Kiev denuncia la cattura di un convoglio umanitario da parte delle forze russe, mentre bombardamenti e paura continuano in diverse città (qui tutti gli articoli sulla guerra in Ucraina).
Ieri era stata annunciata l’apertura di corridoi per l’evacuazione dei residenti, ma Kiev ha fatto sapere che un convoglio umanitario è stato sequestrato dai russi. “Una delle colonne umanitarie è stata semplicemente catturata dagli occupanti, sul percorso concordato vicino a Manhush”, ha detto in un video diffuso nella notte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che i dipendenti dei servizi per le emergenze e gli autisti degli autobus “sono stati fatti prigionieri. Stiamo facendo tutto il possibile – ha evidenziato – per liberare la nostra gente e sbloccare il movimento degli aiuti umanitari”.
“Da più di una settimana – ha spiegato il presidente ucraino – cerchiamo di organizzare corridoi umanitari stabili per i residenti di Mariupol e quasi tutti i nostri tentativi, purtroppo, sono interrotti dagli occupanti russi, con bombardamenti o terrore deliberato”.
Guerra in Ucraina, Zelensky: “A Mariupol circa centomila persone bloccate e in condizioni disumane”
Nonostante tutto, ieri a Mariupol “sono stati salvati 7.026 residenti”, ha detto Zelensky. Restano, però, “circa centomila persone in città, in condizioni disumane – ha affermato -, in un blocco completo. Niente cibo, niente acqua, niente medicine, sotto continui bombardamenti”, ha aggiunto.
A Rubizhne, nell’oblast di Lugansk, durante gli attacchi è stato colpito un condominio e tre persone sarebbero morte, tra cui due bambini, secondo quanto riporta Kyiv Independent che cita il governatore di Lugansk, Serhiy Gaidai. Nell’aggiornamento di questa mattina le forze armate ucraine hanno spiegato che “l’operazione di difesa” continua nella direzione “orientale, meridionale e nordorientale” del Paese. Intanto proseguono i negoziati tra Russia e Ucraina.
“Continuiamo a lavorare a vari livelli per costringere la Russia alla pace, alla fine di questa brutale guerra”, ha detto Zelensky, spiegando che i negoziati continuano “ogni giorno” ma “è molto difficile” e “a volte scandaloso”. “Passo dopo passo – ha aggiunto – stiamo andando avanti”.
Nel frattempo, si intensificano anche i colloqui tra i leader dei vari paesi ed è in arrivo in Europa il presidente statunitense Joe Biden. “Tre importanti vertici questa settimana: G7, Nato e Ue”, ha ricordato il leader ucraino Zelensky. “Nuovi pacchetti di sanzioni – ha aggiunto -, nuovi aiuti. Lavoreremo, combatteremo in ogni modo possibile, fino alla fine, coraggiosamente e apertamente, in tutti questi siti, con piena energia”.