Ucraina, bombardata una scuola a Mariupol. A quanto si apprende, all’interno della struttura distrutta da un missile ipersonico si trovavano circa 400 profughi.
Ucraina, bombardata una scuola a Mariupol: usata il missile ipersonico
In Ucraina, è stata bombardata una scuola a Mariupol. Sull’attacco russo, secondo quanto riportato da Sky News, è intervenuto il consiglio comunale di Mariupol che ha riferito il raid missilistico che si è abbattuto su una scuola d’arte situata nella città assediata. Presso la struttura, si trovavano circa 400 rifugiati che stavano tentando di mettersi in salvo dalla guerra.
I funzionari hanno spiegato che la scuola è stata bombardata nella notte tra sabato 19 e domenica 20 marzo e che molti bambini, anziani e donne si trovano sepolti sotto le macerie. Al momento, le informazioni sulle vittime non sono ancora state diffuse.
Per distruggere il sito, pare sia stato utilizzato un missile ipersonico: la notizia è stata diffusa dal Mosca e citata da Interfax.
L’attacco contro la scuola di Mariupol segue la devastazione del teatro avvenuto nel corso della seconda settimana di marzo. Sinora, la città situata nell’area meridionale dell’Ucraina ha subito alcuni dei peggiori raid missilistici messi in atto dalla Russia, costringendo i cittadini a vivere senza acqua né elettricità.
Sulla base delle stime attuali, inoltre, è stato comunicato che oltre 2.400 civili hanno perso la vita a causa dell’offensiva russa: la maggior parte delle vittime sono state indirizzata verso le fosse comuni per la sepoltura.
Zelensky: “C’erano 400 profughi nella scuola di Mariupol: crimine di guerra della Russia”
In merito al bombardamento della scuola a Mariupol, è intervenuto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che ha descritto quanto accaduto nella notte come un “crimine di guerra” messo in atto dall’esercito russo.
Nello specifico, il presidente Zelensky ha diffuso un video in cui pronuncia un discorso alla Nazione, dichiarando: “Icrimini di guerra russi a Mariupol passeranno alla storia. Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti, è un terrore che sarà ricordato per i secoli a venire. I negoziati in corso con la Russia non sono semplici o piacevoli, ma sono necessari. L’Ucraina ha sempre cercato una soluzione pacifica. Inoltre, ora siamo interessati alla pace – e, denunciando che la Russia non sta recuperando i corpi dei suoi soldati morti in battaglia, ha aggiunto –. Nei luoghi dove c’erano battaglie particolarmente aspre, i corpi dei soldati russi si accumulavano semplicemente lungo la nostra linea di difesa. E nessuno sta raccogliendo questi corpi”.
Infine, soffermandosi sulla battaglia che ha avuto luogo vicino Chornobayivka, Zelensky ha sottolineato che le forze ucraina hanno preservato e difeso le loro posizioni, respingendo per sei volte i russi che persistevano nel “mandare la loro gente al massacro”.