Morti nella guerra Ucraina Russia: sono sempre più in risalita i numeri delle vittime nel conflitto che sta decimando un intero popolo. I numeri che arrivano non sono sempre precisi ma fanno lo stesso paura. Intanto, l’Italia inizia ad accogliere numeri importanti dei profughi ucraini.
Morti nella guerra Ucraina Russia, il bilancio delle vittime civili
Il bilancio delle vittime dei civili continua a salire nel conflitto in Ucraina. Uno degli ultimi bollettini parla di almeno 37 bambini che sono stati uccisi e 50 feriti, e più di un milione sono stati costretti a lasciare l’Ucraina per i paesi vicini. Così aveva dichiarato il direttore esecutivo delle Nazioni Unite Fondo per l’infanzia (UNICEF), Catherine M. Russell, parlando della crisi in Ucraina.
Poi ecco un aggiornamento da parte del capo degli affari politici delle Nazioni Unite Rosemary Di Carlo, che ha citato le ultime statistiche dell’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Rispetto ai numeri che circolano( 816 decessi e 1333 feriti) sembra che la situazione sia più grave di quanto emerge: 1.900 vittime civili dall’inizio della guerra dal 24 febbraio al 15 marzo, di cui 726 persone uccise, inclusi 52 bambini, e 1.174 feriti, con il numero effettivo probabilmente molto più alto.
Mentre per la Russia si registrano 7.000 morti tra i militari in 20 giorni da quando il presidente russo Vladimir Putin ha invaso in Ucraina. In tre settimane la Russia registra più perdite militari di quanto abbiano perso le truppe americane in 20 anni di guerra tra Iraq e Afghanistan messi insieme. Il numero è impressionante e sta diventando un serio problema sia per l’efficacia in combattimento delle unità russe.
Quanti civili sono giunti in Italia dall’Ucraina
Non solo vittime ma anche tantissimi profughi che cercano di mettersi in salvo attraverso i corridoi umanitari e non solo. Ad esempio, sono 55.711 i profughi entrati in Italia dall’inizio del conflitto fino a oggi: 28.537 donne, 4.776 uomini, 22.398 minori. Lo rende noto il Viminale.
Il governo Draghi si sta preparando ad affrontare e gestire anche economicamente i flussi migratori dall’Ucraina. “Il numero dei profughi è molto incerto, non credo ci fermeremo a 77mila” dice il premier e ha aggiunto che “il nostro sistema di accoglienza per gestire i flussi dei rifugiati ucraini che stanno aumentando giornalmente. Ci aspettiamo che aumentino, di molto, nelle prossime settimane”.