Sono finora 50.649 i profughi arrivati in Italia dall’inizio della guerra in Ucraina. A riferirlo è l’ultimo censimento reso noto dal Viminale (qui il focus). La maggioranza rimane composta da donne, 25.846, e da minori, 20.478, mentre gli uomini sono 4.325. Le principali città di destinazione dichiarate al momento dell’ingresso in Italia sono ancora Milano, Roma, Napoli e Bologna.
Profughi Ucraina, 25.846 sono donne, 20.478 i bambini
“Ci aspetta una maratona, non i 100 metri”, ha detto a Repubblica il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio parlando dei profughi dell’Ucraina. “Oggi la corsa alla solidarietà è spinta dall’emozione – ha aggiunto -, ma quando più avanti ci sarà vera necessità, mi aspetto che l’Italia risponderà”.
Le famiglie che ospitano profughi, ha confermato Curcio, riceveranno un aiuto dallo Stato “anche perché non possiamo rischiare che questa ospitalità venga meno”. La Protezione civile punta sulla rete del Terzo settore e delle famiglie per scongiurare le tendopoli, le quali restano come “extrema ratio”.
“Il percorso che stiamo immaginando – ha spiegato ancora Curcio – è quello di prevedere aiuto economico per le famiglie, ma attraverso la rete delle associazioni che si prenderebbe in carico anche i servizi da fornire”. Questa per il capo della Protezione civile è la “soluzione più efficace”, anche per “evitare che qualcuno ci speculi”.
L’Onu ha reso noto oggi che più di 100mila profughi ucraini si sono aggiunti, nelle ultime 24 ore, ai 3 milioni che sono già fuggiti dal Paese in seguito all’invasione russa. Le Nazioni unite hanno inoltre stimato circa 2 milioni di sfollati interni all’Ucraina. La metà dei profughi sono bambini.