Stazione orbitante internazionale: dove si trova e dove potrebbe cadere? L’allarme è stato dato dal direttore generale dell’Agenzia spaziale russa Roscomos.
Stazione orbitante internazionale: la minaccia russa sulla caduta dell’ISS
Il direttore generale dell’Agenzia spaziale russa Roscomos, Dmitry Rogozin, ha dichiarato che le sanzioni emanate dall’Occidente contro la Russia in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina potrebbero causare la caduta della Stazione Spaziale Iternazionale ISS. Il direttore generale, poi, ha anche precisato che le navette Soyuz che si occupano di rifornire il laboratorio orbitante non potranno più essere inviate. Per quanto riguarda l’ISS, Mosca si occupa di gestire il cruciale modulo che riguarda la propulsione. Pertanto, la sospensione dei rifornimenti potrebbe portare “all’ammaraggioo all’atterraggio della stazione spaziale”.
Al fine di scongiurare un simile scenario, il direttore Rogozin ha chiesto la revoca delle sanzioni che colpiscono il settore tecnologico e aerospaziale
La minaccia relativa alla possibile imminente caduta della stazione orbitante internazionale stava già circolando da alcuni giorni.
Dove potrebbe cadere?
In relazione all’ipotesi di un ammaraggio o di un atterraggio dell’ISS su suolo terrestre, il direttore generale Rogozin ha spiegato: “Il segmento russo assicura che l’orbita della stazione sia corretta (in media 11 volte l’anno), anche per evitare detriti spaziali”.
Inoltre, pubblicando una mappa dei luoghi in cui la stazione orbitante internazionale potrebbe cadere, ha affermato: “È improbabile che ISS possa cadere in Russia. Ma le popolazioni degli altri Paesi, soprattutto quelle guidate dai guerrafondai, dovrebbero pensare al prezzo delle sanzioni contro Roscosmos”.
A proposito dell’ISS, si è espresso anche l’astronauta Umberto Guidoni che, intervistato da LaPresse, ha dichiarato: “Il rischio c’è ma al momento non ci sono effetti. Si tratta solo di schermaglie verbali e speriamo non si vada oltre”.
McDowell: “Nessun pericolo che la stazione orbitante internazionale si abbatta sulla Terra”
Su Twitter, intanto, l’esperto di meccanica celeste Jonathan McDowell ha sostenuto che non esista alcun pericolo che la Stazione Spaziale Internazionale possa cadere verso la Terra. L’orbita dell’ISS, infatti, pare sia stata riposizionata in modo corretto l’11 marzo da un cargo russo Progress. Pertanto, la posizione orbitale della stazione orbitante internazionale risulta essere assicurata almeno per i prossimi due o tre mesi prima che sia necessario effettuare nuovamente una manovra analoga.
Dove si trova la stazione orbitante internazionale? Siti di tracking da consultare
La Stazione Spaziale Internazionale è nata nel 1998 e si configura come un grande laboratorio che orbita nello Spazio. L’ISS, infatti, non è geostazionaria ma si muove intorno alla Terra a una velocità di 28.000 km/h e a un’altezza di 400 chilometri.
Il viaggio orbitale della struttura spaziale può essere monitorato attraverso la consultazione di alcuni siti di tracking. In questo contesto, infatti, è possibile collegarsi a siti web come DENEB Official per monitorare in tempo reale il passaggio dell’ISS e per verificare in corrispondenza di quale Paese si trovi. Nella mattinata di lunedì 14 marzo, ad esempio, la stazione orbitante internazionale sta sorvolando l’Oceano Pacifico e si sta dirigendo verso il Sud America.
Per provvedere al corretto funzionamento della stazione internazionale, ai progetti di ricerca collaborano insieme Stati differenti. Si tratta, nello specifico, di Europa, Russia, Giappone, Canada e Stati Uniti d’America.